15.6.10

Ripescaggio: Trapani studia un doppio piano.

Pagani. Tutto resta ancora in stand-by. Il discorso ripescaggio e il mercato in entrata e uscita. In casa Paganese sono, questi, i giorni dell’attesa. Per vedere come muoversi, perché il primo discorso è conseguenza diretta per il secondo secondo. In questo momento non esiste una sola Paganese, ce ne sono due, entrambe nella testa del presidente azzurrostellato Raffaele Trapani deciso a non mollare la presa. • La prima, quella che il patron vorrebbe costruire ad ogni costo, dovrebbe partecipare al prossimo campionato di Prima Divisione. La seconda Paganese, quella che tutti non vorrebbero vedere in campo l’anno prossimo, sarebbe costretta invece al ritorno nella ex serie C2, campionato che ora si chiama di Seconda Divisione. Ma riavvolgiamo il nastro e cerchiamo di capire perché il presidente Trapani teme di non riuscire a tornare in Prima Divisione. I criteri per i ripescaggi sono più che chiari. La "tassa" per il settore giovanile da donare alla Federazione somiglia tanto ad una estorsione in piena regola, anche se nessun presidente di Lega Pro userá mai questo termine. • I 400 mila euro cash, da sommarsi alle due fidejussioni per un totale di ottocento mila euro, porta un aggravio enorme sulle casse sociali delle piccole e medie societá, gruppo di cui fa parte ovviamente anche la Paganese. Il presidente Raffaele Trapani potrebbe anche permettersi il colpo da oltre un milione di euro per ritrovare la Prima Divisione, ma il rischio sarebbe quello di avere la gallina subito ma con tanti punti interrogativi per il futuro. Chi dice che in realtá Trapani non riuscirebbe a gestire, economicamente e tecnicamente, un torneo di Prima Divisione è probabilmente in errore. Il patron ha sempre ribadito un concetto fondamentale: non vuole far morire la Paganese sotto la sua presidenza. Un passo del genere, cioè tirar fuori 1 milione e 200 mila euro, soltanto per ritrovare una categoria, senza contare una squadra completamente da rifare, potrebbe costare caro al futuro calcistico degli azzurrostellati. • Ecco perché Trapani vuole pensarci bene, riflettere sulla proposta della Figc e confermata poi dal presidente della Lega Pro,Mario Macalli. Di contro, come scrivevamo nei giorni scorsi, Raffaele Trapani potrebbe affidarsi a qualche societá di serie A e serie B per avere tanti giovani in prestito e ammortizzare così di molto la spesa per l’ingaggio dei nuovi calciatori. Cosa fará Trapani? Riuscirá a convincere i suoi soci o le possibili "new entry" a sostenerlo economicamente per vincere stavolta non sul campo ma nelle stanze del "Palazzo"? Chissá. • Domani sera è previsto un primo summit, mercoledì al massimo arriverá la decisione definitiva. Non c’è assolutamente tempo da perdere e Trapani non è uno da perderne troppo. La Paganese ha bisogno di risposte concrete a breve, prima di rituffarsi nella grande avventura.

Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno