14.6.10

Paganese, il piano ripescaggio.

Pagani. Questione ripescaggi: vediamola dal punto di vista della Figc e del presidente della Lega Pro Macalli. Quanti soldi spenderebbe un presidente di una societá per disputare una stagione dignitosa in Seconda Divisione? Questa è la domanda che Macalli ha posto ai tanti presidenti che hanno preso parte alla riunione di Lega a Firenze. La risposta? Dipende dagli obiettivi. • Ma la cifra non scenderebbe sotto i sette-ottocento mila euro. Non vogliamo dire che Macalli abbia ragione, perchè il senso dei nuovi criteri per i ripescaggi va contro il gioco del calcio e le regole attuate in questi ultimi anni proprio dalla Lega Pro (quelle che mettevano in primo piano la salvaguardia dei bilanci) sono state gettate dalla finestra senza neanche pensarci, eppure il numero uno della ex serie C non ha tutti i torti. • Con ottocento mila euro di fidejussioni bancarie da presentare (attenzione, si tratta di soldi da tenere fermi, garanzie da prestare ma che poi tornano ai legittimi proprietari) e quattrocento mila euro da versare, questi sì a fondo perduto, qualunque societá di calcio interessata, Paganese compresa, potrebbe ritrovarsi in Prima Divisione. Gli azzurrostellati, in una ipotetica griglia delle squadre retrocesse e tra quelle arrivate nei playoff di Seconda Divisione (Catanzaro escluso), sarebbe tra le prime se non la prima in assoluto nella graduatoria generale. • Un peccato non sfruttare anche questa situazione. Ecco perchè il presidente Trapani, dopo aver capito che le regole in vigore dal primo luglio non saranno ritoccate, è pronto con i suoi soci a presentare una bozza di piano economico che dovrebbe garantire alla Paganese di ritornare in Prima Divisione. A Trapani basterá essere chiaro: «spendo i soldi per tornare laddove eravamo, però la piazza mi stia vicina e non mi abbandoni», questo potrebbe essere il discorso ai tifosi paganesi del numero del sodalizio liguorino. • Trapani dovrá mettere insieme 400 mila euro cash da versare a fondo perduto alla Figc come contributo per l’attivitá giovanile anche se tutti sanno che questa è soltanto una scusante, perchè la somma non è altro che una tassa che la federazione ha stabilito per fare in modo di avere societá forti economicamente ai nastri di partenza dei prossimi tornei. Martedì, al massimo mercoledì, la riunione con i soci di sempre per un Trapani voglioso di regalare e regalarsi la Prima Divisione.

Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno