Ad un mese dall'annuncio ufficiale delle società ripescate, la Paganese, sottotraccia, continua a lavorare per la prossima stagione che al momento non è ancora definita per quel che concerne la categoria. Dopo le prime sentenze emerse dalla fatidica data del 30 giugno, sono cinque le società che non hanno provveduto all'iscrizione. Perugia, Mantova, Gallipoli, Rimini e Arezzo hanno alzato bandiera bianca, anche se, su quella amaranto, soffia una leggerissima brezza che la mantiene ancora fluttuante nel panorama della Prima Divisione visto che se il Presidente Mancini salda le liberatorie un nuovo gruppo potrebbe rivelare la società salvandola così in extremis, ma l'impresa appare disperata. Il numero delle cancellazioni potrebbe però aumentare alla scadenza del 7 luglio quando la Co.Vi.So.C. avrà valutato tutte le domande pervenute per l'iscrizione. La Paganese, intanto, è alla finestra e attende fiduciosa e con un cauto ottimismo la scadenza del 16 luglio quando il Consiglio Federale diramerà l'elenco definitivo delle escluse dal campionato di Prima Divisione. Con un grande sforzo economico il Presidente Trapani, grazie all'impegno dei suoi soci, ha ottemperato alla domanda di ripescaggio e sembra intenzionato a voler intraprendere una nuova linea per il futuro dopo alcuni errori commessi nell'arco di queste ultime stagioni sempre vissute con il batticuore, anche se oggi quella strategia significa non partecipare al massacro economico che ha investito la Lega Pro. L'amarezza per la retrocessione è congelata da un mese in attesa di un ripescaggio che la Paganese merita per la limpidezza dei bilanci e di una gestione che ora potrebbe dare i suoi frutti. Dicevamo del nuovo progetto tecnico che è emerso dai primi movimenti di mercato portati avanti senza clamore e soprattutto senza spifferi, differenza degli anni passati. Un mercato blindato come non mai quello appena iniziato che manifesta il cambio di rotta con la conferma del tecnico Palumbo, la prima volta nella gestione Trapani, che si contraddistingue dal fatto che il tecnico di Venosa non fu confermato all'indomani della promozione in C1 ma ora dopo una retrocessione. Meglio tardi che mai. Per iniziare sono d'accordo con tale decisione, finalmente un po' di continuità scaturita anche da dati emersi durante la stagione, con il materiale a disposizione di più non poteva fare anzi se non fosse stato silurato dopo due giornate chissà.... S'è partiti dal tecnico e s'è proseguiti con alcune riconferme come Esposito, che ha manifestato grande attaccamento alla maglia, oltre a Macrì, un esterno che può giocare sia a destra che a sinistra, giunto a campionato in corso e senza un'adeguata preparazione ma che ora potrà lavorare dall'inizio ed esprimersi al meglio, oltre ai riscatti di Sciannamè e Lasagna. Ottimista sul primo, meno sul secondo anche i malanni fisici lo hanno condizionato non poco, da rivedere prima della nuova stagione. Mi auguro, invece, che nel lotto dei riconfermati ci possa essere Manuel Panini che ha sempre lottato sino alla fine, bloccato nei play-out dal menisco e meritevole per l'abnegazione e l'esperienza di una nuova stagione in azzurro. Le novità di mercato, dicevamo, che emergono con il contagocce anzi per niente. L'unico spiffero invece riguarda un direttore sportivo, Enrico Coscia, che più parti lo ponevano alle spalle delle operazioni di mercato della Paganese. Proprio sabato ho avuto la smentita categorica dell'interessato. " Per la Paganese nutro un legame affettivo verso il Presidente Trapani, ma nulla più ". Questa in sintesi la breve chiacchierata che ci ha visto protagonisti l'altra sera sotto i portici di Cava. La notizia chiarisce un equivoco che montava di settimana in settimana e che non mi dispiaceva vista l'esperienza maturata in decenni dal talent scout salernitano e che sarebbe stata utilissima alla Paganese soprattutto se fosse ancora Prima Divisione. In tal senso le decisioni in società sono ben altre con la speranza che si scelgano le strade giuste per far giungere a Pagani calciatori adeguati alla causa, sperando di poter attingere dal vasto serbatoio dei calciatori svincolati dalle società fallite.
Peppe Nocera per Paganese.it