Depositato il reclamo contro l’esclusione momentanea dal campionato, dovuta a mancanza di un documento, quello relativo alla nomina di Trapani ad amministratore unico: il Consiglio Federale del 16 luglio riporterá la Paganese in Seconda Divisione. Ma tutti si augurano che sia solo un passaggio, un viaggio destinato all’immediato cambio di destinazione dal 23 in poi, con la consegna della domanda di ripescaggio e dei relativi oneri: insomma breve anticamera per la Prima Divisione, da riconquistare a tavolino accelerando gli sforzi generali per raccogliere fondamentali capitali freschi.
Ci spera, tra i tanti, anche il jolly di difesa Manuel Panini, prossimo, secondo le poche e contenute voci di mercato azzurrostellato, all’accordo per restare un altro anno a Pagani. L’intervento al menisco lo costringerá a partire con un briciolo di ritardo per la nuova stagione agonistica, ritardo dovuto alla riabilitazione in corso, roba di settimane ad occhio e croce. Il suo ultimo intervento, sul sito www.paganese.net, è stato chiaro: "Personalmente non fa nessuna differenza che sia Prima o Seconda Divisione. L’importante è che ci siano persone e societá che rispettino i contratti e i patti stabiliti ad inizio campionato. Preferisco una politica societaria, come quella della Paganese, che offre il giusto e che lo rispetta fino all’ultimo centesimo, non una che ad inizio stagione promette mari e monti per poi non rispettare gli accordi, cioè i contratti".
Un nuovo contatto tra lui ed il presidente Raffaele Trapani è previsto a breve, forse giá nelle prossime ore: c’è volontá coincidente di proseguire nel matrimonio, volontá agevolata anche dal via libera dato dal tecnico Peppe Palumbo. Una volta smaltito del tutto l’infortunio con relativo intervento, Panini è uno di quelli che può dare tanto alla rinnovata causa azzurrostellata. Apprezzato e stimato, ormai ad un passo dalla permanenza, almeno così sembra: il difensore laziale non vede l’ora di ricominciare, da Pagani ancora.
La Città