A distanza di due mesi la Paganese riconquista un posto nel calcio d’elite della Lega Pro sempre più paragonabile, quest’ultima, ad un grande circo, con tutto il rispetto per chi opera nell’attività circense. In attesa, comunque, che Macalli studi le grandi riforme entro fine anno per cambiare volto all’ex serie C, la società azzurrostellata ritrova la sua collocazione nel girone A, persa all’indomani del doppio pareggio con il Viareggio a sua volta inserito nel girone B. L’esultanza british del popolo paganese, alla notizia del ritorno in Prima Divisione, non deve passare come un evento scontato. Di scontato forse c’era l’ovvietà del diritto ad uno degli otto posti a disposizione, occupando la prima posizione, non tanto la certezza del compimento dell’atto in sé maturato dopo uno sforzo economico non da poco, effettuato da tutta la società. Il Presidente Trapani, da oggi, è entrato nella storia del club che si avvia agli ottantacinque anni e che mai era stato presente ai nastri di partenza della vecchia C1 per più di tre anni di fila. Ora ci sarà, entrandoci per la porta di servizio, meritandosi l’accesso grazie ad una sana gestione e alla volontà emersa dopo aver visto con quale civiltà mille e più tifosi giunti a Livorno avevano accolto la retrocessione. All’"Armando Picchi" è scattata la molla in Trapani, e di conseguenza nei vari soci che ancora una volta hanno dimostrato la validità del loro progetto Paganese iniziato otto anni fa e costellato di successi e promozioni a ripetizioni ottenute sul campo che hanno fatto sì che a Pagani ogni estate si festeggiasse, dallo scudetto dei dilettanti sino alle salvezze in serie. Ritrovare la Paganese ancora in Prima Divisione è una vittoria doppia per tutta la città in un momento economico particolare che ha visto fallire circa venti società professionistiche, alcune delle quali storiche piazze calcistiche come Perugia ed Arezzo per citarne qualcuna. La Paganese c’è, noi C1 siamo con onore ed orgoglio grazie anche al contributo di imprenditori paganesi che hanno affiancato il Presidente Trapani che continua collezionare miracoli per la sua, la nostra, Paganese. Dopo questo doveroso preambolo voglio soffermarmi sull’aspetto tecnico ad una settimana dall’inizio ufficiale della stagione visto che domenica prossima, Ferragosto, altra stravaganza dell’era Macalli, debutterà la Coppa Italia, sette giorni dopo, il 22 agosto, invece il campionato. Volendo analizzare la squadra reparto per reparto balza agli occhi subito la completezza e l’affidabilità, sulla carta, del reparto offensivo. Gli esperti Tedesco e Magliocco, con la rivelazione dello scorso torneo Tortori e l’ultimo arrivato via Lecce Triarico, assicurano potenza e duttilità ad un reparto che l’anno scorso era tra i più scadenti del girone. Il centrocampo lo pongo un gradino più in basso. Al fianco di Vicedomini, soldato scelto del generale Palumbo, mi sarei aspettato un altro centrocampista esperto mentre bisogna valutare le qualità delle giovani promesse come Greco e Casisa e del gioiellino del Napoli Liccardo con qualche altro esterno da affiancare ai vari Lepri e Macrì. La difesa, come l’attacco, l’anno scorso fece penare ed al momento valutando anche la questione dei fuori quota è cambiata poco, vista all’opera contro l’Ascoli. A destra Ingrosso a sinistra Sciannamè, bravo nell’affondo meno nelle coperture, manca un centrale leader al fianco del neo capitano Esposito su cui Palumbo punta molto, adattato centrale essendo nato calcisticamente esterno sinistro. Reparto comunque sott’osservazione che il solo Martinelli non può migliorare, servirebbe qualcos’altro alla luce della non riconferma di Panini. Tra i pali è giunto, dopo la telenovela Ginestra chiusasi con il nulla di fatto, il promettentissimo Gabrieli, 21 anni dal Lecce, ex Cosenza dove l’anno scorso ha esordito in Prima Divisione sostituendo l’infortunato Petrocco che ha speso belle parole per il ragazzo. In arrivo un dodicesimo con anni alle spalle per far crescere durante la stagione Gabrieli ed essere pronto all’occorrenza. Insomma una Paganese tutta da scoprire con individualità interessanti e giovani di sicuro affidamento, con la società che è pronta ad altri sforzi entro il 31 agosto quando si chiuderà il mercato. Tuttavia lo sforzo più importante è stato fatto lo scorso 23 luglio quando la Paganese, per mano del suo segretario Ferraioli, ha presentato il cash utile, oltre alle fidejussioni, per aver diritto al ripescaggio. Un grande segnale del Presidente Trapani che deve essere raccolto dalla Pagani sportiva rispondendo in termini di abbonamenti e presenza allo stadio. Un significativo e tangibile gesto per dirgli Grazie!.
Peppe Nocera per Paganese.it