24.9.10

Il digì Pozzi vuole una Spal da combattimento.

FERRARA. Il digì spallino Bortolo Pozzi ieri ha presenziato alla ripresa degli allenamenti dei biancazzurri. Nessun discorso alla squadra, il manager ha ritenuto che non ve ne fosse bisogno ed ha lasciato a mister Notaristefano il compito di analizzare il ko di Lumezzane.  Pozzi, una battuta: la Spal a Lumezzane ha perso perchè lei non era in panchina?  «Non credo proprio. Semplicemente, dovevamo essere più concreti in avanti e più attenti nell'unica occasione che abbiamo concesso».  Com'è stato il suo lunedì a Lumezzane?  «Tragico! Immaginatevi un po' (Pozzi, come noto, è di Lumezzane e lì vive e lavora; ndr)... Oltretutto, domenica assistendo alla partita mai avrei pensato che potessimo perdere. Solo poco prima di subire il loro gol, visto che non riuscivamo a pensare, ho pensato che stando così le cose sarebbe andato bene anche il pareggio. Invece...».  Alla ripresa cosa ha detto ai suoi giocatori?  «Niente, ho lasciato che lo facesse l'allenatore. Notaristefano ha fatto una disamina perfetta dell'incontro con il Lume. Al di là di ciò, abbiamo un gruppo molto intelligente, giocatori e uomini che sanno gestirsi e sanno gestire al meglio le situazioni. Hanno ben chiaro come è maturata questa sconfitta, sanno che è stato un incidente di percorso, certo inaspettato per come si è sviluppata la partita. Detto ciò, noi dobbiamo essere bravi a districarci anche in gare del genere. La squadra sa come stanno le cose, e sa che bisogna lavorare ancora. Molto».  Questa Spal possiede margini di miglioramento? E quali?  «Bisogna progredire ancora fisicamente, tatticamente, sul piano della concretezza e dell'attenzione. Sull'impegno, invece, non c'è stato e non ci sarà mai alcunchè da dire».  Tutte le squadre in 6 punti, mentre nel gruppo B tra prima e ultima ci sono 15 lunghezze.  «Non me l'aspettavo, alla vigilia pensavo che sarebbe stato più equilibrato l'altro girone, ritenevo che Cremonese e Verona fossero superiori alla concorrenza e capaci di creare un solco. Così non è, almeno per ora, ma va anche detto che in questa fase della stagione tutte le squadre non sono ancora al meglio e ciò spiega il livellamento, sta accadendo anche in serie A».  
Domenica arriva la Paganese, che vi segue a un punto.  «Un altro scontro al vertice, per noi il quarto consecutivo. Massima attenzione e coltello tra i denti, qui bisogna giocare sempre come fosse la Champions League. Sarà una partitaccia, contro una squadra entusiasta, organizzata e che si chiuderà. La Paganese non ha colossi, ma gente svelta. Dovremo esser bravi ad avere pazienza, ad aspettare il momento propizio senza perdere la calma: si può vincere anche al 90'. E' in queste partite che si vede il carattere, la capacità di lottare e non mollare mai. Ma sono qualità che abbiamo nel sangue».  Alcuni tifosi le hanno chiesto di acquistare Belleri...  «Per adesso è ancora nostro ospite, ma credo abbia mire in serie B. Sia noi che lui abbiamo altro per la testa in questo momento».

La Nuova Ferrara