9.9.10

Il sito Solosalerno.it presenta così la Paganese.

Chissà quanti tifosi della Paganese, alle ore 18 del 30 maggio scorso, data che decretò la retrocessione dopo lo spareggio contro il Viareggio, avrebbero pensato di ritrovarsi ad un punto dalla vetta della Prima Divisione dopo la terza giornata di campionato. Probabilmente nessuno, neppure il più inguaribile ottimista. Merito della tenacia del presidente Raffaele Trapani, artefice del “miracolo” Paganese, società portata in pochi anni dai dilettanti alla terza serie, categoria nella quale è giunta al quarto anno consecutivo di militanza. Il presidente azzurrostellato non si è rassegnato all’immeritata retrocessione dello scorso anno (la Paganese uscì sconfitta dagli spareggi senza perdere e solo a causa della peggiore posizione in classifica) e, dimostrando una forza di volontà non comune, è stato l’assoluto protagonista di un’estate tribolata, nella quale non ha lesinato sforzi economici pur di soddisfare i paletti imposti dalla Lega Pro per il ripescaggio. La conferma sulla panchina di Pino Palumbo e di alcuni elementi importanti della scorsa sfortunata stagione (come il mediano Vicedomini ed il bomber Tortori) è stata la base di partenza per la costruzione di una rosa competitiva, non perdendo mai di vista il bilancio ed il contenimento dei costi, fondamentale per una realtà piccola come quella della Paganese. Patron Trapani, salutato definitivamente il vulcanico d.g. Cosimo “Cocchino” D’Eboli, ha operato autonomamente ed in maniera oculata sul mercato, sfruttando i buoni rapporti con società di categoria superiore (Lecce, Napoli, Fiorentina) ed attingendo a piene mani al mercato degli svincolati. In particolare il reparto avanzato, punto debole della scorsa stagione, ha subito un corposo restyling. Confermato e blindato per le prossime due stagioni il promettente Tortori, scuola Lazio ed autore di nove reti nella scorsa stagione, gli azzurrostellati hanno optato per l’usato sicuro ingaggiando Tedesco e Magliocco, bomber stagionati con diverse stagioni tra i professionisti alle spalle.

Nelle prime tre uscite stagionali la compagine allenata da Pino Palumbo ha già dimostrato di essersi calata appieno nella mentalità della categoria. Con grinta, determinazione e voglia di crederci fino all’ultimo minuto di gioco gli azzurrostellati hanno saputo strappare in piena Zona Cesarini un prezioso successo ai danni del guardingo Bassano; risultato che ha fatto esplodere di gioia il “Torre” ed ha premiato l’atteggiamento del trainer di Venosa, espulso per aver criticato l’operato dell’assistente di linea e squalificato quattro turni per aver seguito gli ultimi scampoli di gara all’interno di un’ambulanza posizionata a bordocampo. Rispetto alla scorsa stagione la Paganese è squadra maggiormente votata alla costruzione del gioco; il modulo tattico è rimasto invariato, un 4-4-2 classico che prevede un’incessante spinta degli esterni. La cerniera di centrocampo a copertura della difesa è l’ago degli equilibri della squadra: ai due mediani è affidato un pressing costante con il quale Palumbo cerca sempre di tenere corta la squadra. In attacco ballottaggio tra l’ex di turno Magliocco e Tedesco; dovrebbe spuntarla la fisicità e l’opportunismo dell’ex del Marcianise in coppia con il gioiello di casa Tortori.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)

Gabrieli; Ingrosso, Cuomo, Martinelli, Sciannamè; Lepri, Vicedomini, Casisa, Macrì; Tedesco, Tortori. Allenatore: Pino Palumbo.

A disposizione: Virgili, Panini, G. Esposito, Greco, Liccardo, Triarico, Magliocco