Pagani. Big match con tre note stonate. Sará ancora assente dal suo posto in panca mister Pino Palumbo, alla gara potranno assistere solamente i possessori della tessera del tifoso, mentre Spal e Paganese sono accomunate da un problema ben noto in casa azzurra e sorprendente quest’anno per il club ferrarese: le pessime condizioni del manto erboso dei due impianti di gioco. La Paganese, proprio per agevolare lavori di manutenzione che interesseranno in questi giorni il tappeto verde dello stadio "Torre", si allenerá per tutta la settimana nel campo sportivo di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta; allo stadio "Mazza" di Ferrara invece non si sono fatte molte polemiche sulle deficitarie condizioni del rettangolo di gioco visti i risultati ottenuti. La Spal ha vinto due volte fuori casa (Bassano e Cremona), mentre tra le mura amiche ha conquistato un pari (con il Monza) e un successo pieno (con il Pavia), la Paganese di contro è stata stratosferica al "Torre" (battute Verona, Bassano e Alessandria), balbettante in trasferta con due sconfitte a Pavia e Salerno, quest’ultima immeritata. Analizzati i tre nodi che "macchiano" in un certo senso la super sfida tra Spal e Paganese, non si possono non ascoltare le sensazioni di chi, come Trapani, Palumbo e il centrocampista Vicedomini, affrontò giá la Spal in una doppia semifinale da brividi. E’ il dirigente Filippo Raiola che ci tiene a sottolineare la profonda differenza tra la partita di allora (uno a uno con firme di Bisso per i ferraresi e Ibekwe per gli azzurrostellati), ritorno dello spareggio dopo il successo del "Torre", e quella di domenica prossima: «Quella era la gara del dentro o fuori. Dovevamo fare risultato perchè una sconfitta, per via della peggiore posizione di classifica nella regular season, ci avrebbe condannato. Fu decisivo Ibekwe, all’andata e al ritorno, ma soprattutto lo spirito con cui affrontammo quelle due partite. Ricordo con piacere la straordinaria accoglienza della societá, alla fine del match, nonostante fossimo andati avanti noi, il pubblico ci tributò un grande applauso e ci fecero gli auguri per la finale con la Reggiana. Portò molto bene. Adesso? Beh, loro sono primi, noi secondi, spero in un bell’incontro e grande sportivitá come allora. Ma non ci sono problemi di sorta stavolta. Anche una sconfitta, per l’una o per l’altra, non provocherebbe danni irreparabili. Siamo soltanto alla sesta giornata». Raiola che dovrá ricoprire ancora il ruolo di vice-allenatore in panchina, visto che Palumbo non ha ricevuto sconti dal giudice sportivo sulle quattro giornate di stop, e con l’addio del "secondo" Flavio Simone arrivato ufficialmente nella giornata di domenica. Formazione? Ancora troppo presto fare delle ipotesi sull’undici anti-Spal, ma Palumbo potrebbe confermare in blocco i giocatori scesi in campo con l’Alessandria.
Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno
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