Il tecnico commenta la sua espulsione di domenica alla vigilia dell'atteso derby Salernitana-Paganese.
SALERNO – È tutto pronto per l’atteso derby serale di lunedì tra Salernitana e Paganese. Le tifoserie amiche hanno risposto all’appello e si presenteranno in massa all’Arechi. In campo scenderanno due compagini che, partite ad inizio stagione con obiettivi diversi, si daranno battaglia per conquistare l’intera posta in palio. Breda, rispetto al collega Palumbo, lamenta qualche problema in più in tema di formazione, anche se l’organico è piuttosto ampio per sopperire alle assenze. Nella Paganese, invece, solo problemi di abbondanza e la tranquillità di chi sa di aver fatto bene fino ad ora.
LE NOVITÀ DEI GRANATA – Con la squalifica di Pestrin e il ritorno del fantasista Szatmari, Breda cambierà l’assetto e gli uomini che hanno battuto il Sud Tirol. In luogo del roccioso mediano la scelta ricadrà su Tricarico che ha vinto il ballottaggio con Carcuro e il baby Franco. Tale mossa è favorita dalle caratteristiche del mastino di centrocampo che assicura più copertura e protezione rispetto agli altri due. Cambierà qualcosa anche nel reparto avanzato. L’esigenza di trovare più facilmente la via del gol in concomitanza dell’impegno casalingo, favorisce l’utilizzo di Montella a sinistra. Il sacrificato sarà Falzerano che pure quando è stato impiegato è risultato sempre tra i migliori in campo. Confermata in blocco la difesa. Allarme per capitan Montervino che nel match di Bolzano ha rimediato una brutta contusione alla coscia; il suo impiego, tuttavia, non appare in dubbio. In panchina siederà sempre Merino e il man of the match con il Sud Tirol, Carcuro.
PALUMBO E LE DONNE NEL CALCIO – In casa Paganese sono le ultime dichiarazioni del tecnico Palumbo a tenere banco. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il trainer si è difeso dall’accusa di aver inveito contro il direttore di gara al termine della partita. Inoltre ha spiegato che è stato l’autista dell’autoambulanza ad invitarlo a prendere posto sulla vettura. Sono però le staffilate di Palumbo contro le donne nel mondo del calcio a suscitare le reazioni più disparate: «Il collaboratore donna aveva commesso l’errore più grave: aveva sbandierato un fuorigioco su fallo laterale. Lo sanno tutti che in questa situazione il fuorigioco non è previsto». Anche nell’aprile scorso dopo il match di Pergocrema era capitato un episodio analogo: «È vero. Quell’assistente (donna) scambiò un giocatore per l’altro e fece espellere un nostro fondamentale centrocampista. Dissi che le donne faticano a stare nel calcio. Oggi la penso come allora. Il calcio è un mondo in confusione e ci mancano soltanto loro, le donne. Le femministe rispettino le mie opinioni. Io le loro idee non le contesto».
LA SALERNITANA E IL RICORSO – Il club di Lombardi ha fatto sapere di avere predisposto ricorso per il «caso Ferrari». Il calciatore del Lumezzane era sceso in campo all’Arechi (match poi vinto dai lombardi) pur essendo squalificato. Il ricorso, è bene precisarlo, da regolamento doveva essere inoltrato entro e non oltre le 48 ore successive all’incontro dell’Arechi. In tal caso, come ha opportunamente fatto l’Alessandria la settimana seguente, la Salernitana avrebbe ottenuto i tre punti a tavolino dalla Lega. Non c’è che dire, un nuovo passo falso della dirigenza granata che si è accorta con colpevole ritardo dell’irregolarità della posizione del giocatore del Lumezzane. Punti in più che sarebbero serviti come il pane in caso di una penalizzazione (che dovrebbe arrivare prossimamente) per irregolarità, sulla vicenda iscrizione al campionato di Prima Divisione.
Pietro Giunti - Corriere del Mezzogiorno