
Pagani. Qualcuno, sicuramente in modo frettoloso, aveva cominciato a storcere il naso. Ugo Gabrieli non aveva ancora fatto breccia nel cuore dei sostenitori azzurrostellati. Da ieri invece tutto è cambiato. D’ora in avanti guai a chi lo tocca. Le sue parate sono state decisive, ma soprattutto la sua sicurezza, trasmessa anche al pubblico sugli spalti. Nato a Gallipoli, Gabrieli è ragazzo di mare e aria pulita, così come la sua faccia. Ha dimostrato il suo valore l’anno scorso a Cosenza, sostituendo tra i pali Petrocco, uno che a Pagani ha vinto un campionato. Quella di quest’anno è la sua prima vera chance in Prima Divisione. Alessandria battuto grazie ai suoi interventi, oltre alle folate di Lepri e al gol di Vicedomini: «Sapevamo che avremmo affrontato una squadra aggressiva e determinata. Eppure, c’abbiamo messo un po’ di tempo per trovare le misure e fermarli. La parata più bella? Non so. Quella di piede, o quell’altra sul doppio tiro, ah, c’è anche quella sul tiro in due tempi». Non riesce a scegliere Gabrieli, fa bene a non farlo. I suoi tentacoli sono stati determinanti. Ora dove può arrivare la Paganese? «L’obiettivo è restare coi piedi per terra. Il torneo è lungo e difficile. Godiamoci questo momento e domenica, come le altre partite, ce l’andremo a giocare».
La Città di Salerno