
Da buoni amici, Salernitana e Paganese si son scambiate calciatori come due affiatati compagni di banco si scambierebbero le figurine Panini. Tanti, troppi doppi ex da poterli elencare tutti. Dal passato remoto di Leccese, Vulpiani e Chirco ai giorni nostri, con i vari Tricarico, Magliocco e Scarpa. Su tutti, però, la stella ormai splendente e silenziosa di Angelo Del Favero che brilla nel cielo da quando se n’è andato via.
Colonna degli azzurrostellati, Capitano inaffondabile di quella che fu probabilmente la Salernitana più stoica e commovente, quella che capeggiata dal mite Romano Mattè sfiorò la serie B coi gol di Zaccaro e la resistenza di una difesa coi baffi: Angelo e Maurizio Di Fruscia.
Il derby di lunedì sarà l’occasione giusta per ricordarlo e onorarne la memoria e le due tifoserie avranno un motivo in più per accomunarsi in un applauso. Un plauso da girare anche al dirigente Enzo Casciello, che s’è fatto promotore dell’iniziativa.
All’Arechi, ci saranno gocce di memoria, a forma di lacrima. Perché Salerno e Pagani ancora piangono e rimpiangono uomini come Angelo Del Favero.
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