2.10.10

Paganese: si punta al fattore Torre.

Ultimo giorno di allenamento per la Paganese che nel pomeriggio di oggi sul manto erboso del “Torre” ha svolto la consueta rifinitura. Mister Palumbo, unico assente in quanto sconterà la quarta ed ultima giornata di squalifica, avrà a disposizione l'intera rosa per cercare la quarta vittoria consecutiva tra le mura amiche che consentirebbe la conquista di altri importanti punti per la salvezza ma anche la stabilità nelle zone nobili della classifica. Si punterà tanto sul fattore campo in cui gli azzurrostellati in questa stagione non hanno mai fallito battendo sia compagini attrezzate per la vittoria finale e per i play-off (Hellas Verona ed Alessandria), che squadre con cui bisognerà lottare per la salvezza (Bassano Virtus). Trend positivo che dura fin dalla passata stagione dove nessuna compagine da gennaio 2010, nonostante una rosa che per molte giornate è stata posizionata sul fondo della classifica, è riuscita ad portar via l'intera posta in palio. I numeri parlano chiaro: cinque pareggi, compreso quello nei play-out con il Viareggio, e quattro vittorie a cui vanno ad aggiungersi le tre della stagione in corso. E' pur vero che si tratta di “freddi” numeri ma rendono perfettamente l'idea che al “Marcello Torre” nessuno ha mai “passeggiato”. L'ultima sconfitta, infatti, risale al 13 dicembre scorso quando un Novara, vincitrice poi del campionato, superò a fatica la compagine allenata da Palumbo per due reti a uno grazie alle realizzazioni di Motta e Bertani intervallate dal momentaneo pareggio di Izzo. In questo inizio di campionato le tre vittorie casalinghe consecutive costituiscono, inoltre, un record per l'intero girone A in cui nessuna compagine, oltre alla Paganese, è riuscita a collezionare il cosiddetto en-plein davanti al proprio pubblico. In città sono già iniziati i dovuti scongiuri toccando ferro e preparando gli immancabili cornetti rossi ma i presupposti per continuare su questa scia ci sono tutti. Toccherà, però, esclusivamente ai calciatori non deludere le aspettative.
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