25.10.10

Sorrento, finalmente in vetta.

Vince ancora, con la solita invenzione di Paulinho. E spicca il volo, in testa, a braccetto con la Salernitana. Sorrento sempre più su, che non soffre di vertigini e mette le mani su un successo fondamentale, sudato e meritato. Lo fa contro una Paganese da sempre bestia nera, che prova a mandare in malora la domenica di un campo Italia degno delle grandi occasioni, senza riuscirci. Il Sorrento è chirurgico. Sfrutta al massimo le sue occasioni e arriva con pieno merito al comando, dando ulteriore continuità al suo grande momento. Contro la Paganese, serviva una prestazione diversa dal solito, magari meno bella ma più concreta. Bisognava dimostrare di saper vincere anche quando non si riesce a fare calcio spettacolo. Si doveva badare al sodo prima di tutto, trovando il guizzo vincente nel momento più opportuno. Missione compiuta grazie ovviamente a Paulinho, imperatore di un Sorrento che oggi comincia davvero a sognare.
Poteva essere un derby equilibrato e, per sommi capi, lo è stato per davvero. Paganese solida nella propria metà campo, che a tutto pensa tranne che ad esporsi a pericoli. Però è troppo remissiva, riesce sì a soffocare per un’ora le bocche di fuoco rossonere, ma appena resta in dieci per l’espulsione di Panini, subisce il gol di Paulinho (58’). Lì inizia un’altra partita, più difficile e perennemente in salita. Solo allora Palumbo finalmente trova coraggio e passa al tridente, ma ormai è troppo tardi. Insomma, la Paganese graffia, ma non fa mai male sul serio e viene punita sugli episodi. Gegè Rossi è spettatore non pagante, eccetto un’uscita tempestiva su Vicedomini lanciato da solo in contropiede.
Eppure, da derby doc, non mancano i veleni. La svolta c’è al 54’, sullo 0-0. S’accende una rissa, Panini colpisce al volto Lo Monaco e viene espulso su segnalazione del secondo assistente Ridolfi. Polemiche. Ma non finisce qui: la Paganese lamenta la mancata concessione di un rigore nel finale. Tiro di Tortori dal limite e braccio sospetto di Lo Monaco, poi espulso per doppia ammonizione. Insomma, derby spigoloso, nervoso e tutt’altro che adatto per i cultori del bel gioco.
Il primo tempo va in archivio senza sussulti perché il Sorrento ha il motore ingolfato e Togni – a mezzo servizio per una botta alla caviglia – non riesce a ragionare come vorrebbe. La palla gol più clamorosa, con un pizzico di fortuna, la trova proprio la Paganese. Lo Monaco sbaglia un controllo e dà il via libera alla ripartenza di Triarico sulla destra. L’ex Greco si libera al limite e spara a botta sicura su un rinvio di Vanin, ma non va. Risposta rossonera affidata ad una punizione di Togni, che Gabrieli controlla come può. Nella ripresa, tutto cambia dopo il rosso a Panini. Il Sorrento si scoglie, va all’assalto della Paganese e trova il gol-partita con uno stacco perentorio di Paulinho, servito da Armellino. Il bomber non riesce a ripetersi due minuti dopo, su cross di Erpen. Raddoppio sfiorato anche da Manco, con una bordata dai venti metri. Una serpentina di Erpen dà l’impressione del gol, ma Gabrieli ci mette una pezza. Solo Sorrento in campo, ma l’ultima palla buona è per la Paganese: Lo Monaco s’oppone al tiro di Tortori, forse con un tocco di mano. Ma l’arbitro, Coccia, fa proseguire tra le proteste.

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