“Se si trattasse dell’ultima giornata di campionato esulterei anche io, ma il campionato è ancora molto lungo ed oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo vinto una semplice partita” dice sorridendo.
Insomma, la tradizione non si discute. La filosofia è sempre la stessa: calma e gesso.
“Essere primi significa comunque che stiamo lavorando bene, dando il massimo delle nostre possibilità – sottolinea l’allenatore rossonero -. Mi auguro che si possa proseguire di questo passo, al di là dei risultati”. L’analisi del prof, sulla prestazione dei suoi, è dettagliata: “E’ stata una partita davvero molto difficile – spiega Simonelli -. Questo derby ha portato con sé un carico emotivo eccessivo: la squadra ne ha risentito. Poi, c’è da dire pure che la Paganese, sotto il profilo tattico e psicologico, ha fatto un’ottima partita difensiva. Accorciava molto con i centrocampisti e ci siamo ritrovati a subire un po’, in avvio,. Immaginavo che uscisse fuori una gara del genere perché conosco bene Palumbo, un tecnico che stimo molto. Contro la Paganese poi, ultimamente, è sempre stata una tragedia esagerata...”.
Nel secondo tempo, invece, s’è visto un altro Sorrento. E Simonelli non nasconde la sua soddisfazione. “Siamo entrati in campo – osserva convinto l’allenatore rossonero – in un altro modo, molto bene, con le idee chiare e vogliosi di vincere. Eravamo più sgombri nella testa e me ne sono accorto subito. Una volta in superiorità numerica, abbiamo trovato il gol ed il derby è andato meglio. Nel finale, c’è stata qualche piccola difficoltà a gestire il vantaggio, ma tutto è filato liscio. Eravamo un po’ nervosi e non vedevamo l’ora che la partita finisse: questa è la mia spiegazione. Esteticamente non siamo stati bellissimi? Sì, è vero, ma ciò che conta è la vittoria”.
Parole dolci per Paulinho, capocannoniere del girone e leader di un Sorrento sempre più effervescente: “Sta facendo davvero grandi cose – dichiara Simonelli -. Dalle altre parti, a Livorno in serie A per esempio, non ha mai avuto continuità e, quindi, non è riuscito ad esprimersi ai livelli a cui ormai ci ha abituato qui a Sorrento. E’ un giocatore importante, con tante qualità, tecniche ed umane. Il suo segreto? E’ un ragazzo umile”. Rapido il commento sugli episodi lamentati da Palumbo: “Onestamente – dice il tecnico rossonero – dalla mia posizione non ero in grado di poter vedere e giudicare. Poi, non mi piace addentrarmi in certi discorsi”. E domenica si va a Lumezzane, magari per centrare la prima vittoria fuori casa: “Ci proveremo – conclude Simonelli -, ma al di là del gioco, l’unica cosa che davvero m’interessa è che i ragazzi proseguano a possedere dentro di loro cuore, umiltà e cattiveria. Insomma, la mentalità giusta”.
Soddisfatto anche il vicepresidente Attilio Gambardella, che rinnova i complimenti ai tifosi: “Abbiamo battuto la Paganese soprattutto grazie a loro - dice -. Il campo Italia è stato il dodicesimo uomo in campo. Avanti così!”.
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