15.12.10

1^ Divisione girone A, resoconto al giro di boa.

Udite udite, siamo giunti già alla fine del girone di andata. Nel girone A, manco a dirlo, le sorprese sono arrivate numerose. Doveva essere l'anno dell'Hellas Verona, l'anno della consacrazione di Cremonese e Reggiana, l'anno della rinascita della Salernitana. Doveva essere un anno tranquillo per Paganese e Monza, ed invece, almeno al giro di boa, nessuno ha rispettato i pronostici e le proprie ambizioni.
Cosa dire di Gubbio e Sorrento, autentiche rivelazioni di questa prima parte di campionato? Alla dirigenza eugubina va fatto un plauso enorme per aver allestito un organico compatto e forte, davvero forte -come è stato ampiamente dimostrato- senza spendere cifre esorbitanti e rispettando a pieno la politica dei giovani tanto cara al Presidente della Lega Pro Macalli. Anche i costieri, però, meritano una nota di merito. Gli uomini di Simonelli hanno dominato buona parte delle partite disputate, dimostrando che l'amore e la passione che tutta la famiglia Gambardella dona al Sorrento serve a qualcosa. "Tiriamo le orecchie", però, all'organizzazione del club rossonero: fa davvero un brutto effetto vedere meno di mille persone al seguito di una squadra che lotta per la Promozione, specie se in una città così bella e così stimata in tutto il mondo.
Spostando gli occhi al di sotto della capolista Gubbio e della sua inseguitrice Sorrento, troviamo Spal ed Alessandria, appaiate a quota 28. Le due compagini stanno rispettando le proprie ambizioni, ma la Spal merita un discorso a parte. La società ferrarese ha messo in rosa calciatori che sono veri lussi per la I^ Divisione, vedi Locatelli e Belleri, senza tralasciare i vari Fofana e Cipriani. Il sodalizio spallino ha fatto i propri sacrifici economicamente parlando, ora spetta alla squadra ripagare con qualche soddisfazione in più, per quella che i tifosi sperano di chiamare "La Corazzata Spal".
Distaccata di due lunghezze da Spal ed Alessandria troviamo la Reggiana, squadra tosta da affrontare per chiunque che soffre però di una certa discontinuità. Ancora più sotto troviamo lo Spezia, che con la cura Pane è riuscito a cambiare registro ed a proiettarsi nei quartieri alti della graduatoria. A pari punti con gli emiliani Salernitana e SudTirol. Contentissimi gli altoatesini, che vantano una classifica tranquilla, un pò meno i granata di Breda, che dopo aver cominciato alla grande sono entrati in crisi senza più riuscire a vincere, tutto questo mentre la vetta si fa sempre più lontana.
Dalla Salernitana passiamo alle squadre di metà classifica. Ci sono la Cremonese, sorpresa in negativo che non riesce ad essere continua nei risultati e nel gioco; A pari punti con i grigiorossi di Acori troviamo Ravenna e Lumezzane, con i ravennati maggiormente soddisfatti rispetto ai bresciani, che visti i risultati delle prime partite speravano in qualcosa di più. Subito dopo c'è il Bassano, appena al di sopra dalle "sabbie mobili" dei playout. Se il campionato fosse finito domenica scorsa agli spareggi sarebbero andati una tra Pavia e Como (ferme a pari punti), Hellas Verona, Pergocrema e Monza. Quintultima e sestultima, vale a dire Pavia e Como, sono quelle che sono di meno a rischio rispetto alle altre formazioni citate, in quanto in quest'ultimo periodo stanno leggermente risalendo la china. Discorso inverso per il Verona, partito con l'appellativo di "Schiaccia-sassi" e fermatosi invece nelle zone infime di classifica. Agli scaligeri neanche il cambio di allenatore, da Giannini a Mandorlini, ha portato risultati, con l'ex tecnico del Cluj riuscito solo a guadagnarsi l'appellativo di "Mister X" per i cinque pareggi su cinque ottenuti alla guida dei gialloblù. Sotto gli scaligeri Pergocrema e Monza, due squadre che parevano poter posizionarsi quantomeno in una zona di classifica tranquilla, e che invece sono relegate rispettivamente in terzultima e penultima posizione. La Cenerentola del campionato è la Paganese, che dopo un avvio brillante è entrata in una crisi nella quale è imprigionata tuttora.
I conti, come si ripete spesso, si fanno a Maggio, ma certo che vedere così tante stranezze e sorprese nel girone di andata fortifica le tesi secondo le quali il calcio è strano.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com