21.12.10

Così non si va da nessuna parte.

Forse è meglio tirare un sospiro di sollievo e ringraziare che questo 2010 sia terminato. Un anno solare che ha regalato alla Paganese solo amarezze, dalla retrocessione fino all'ultimo posto attuale. Uniche due gioie il ripescaggio e l'illusorio avvio sprint della formazione azzurrostellata in questa stagione. Il poker subito a Verona è il chiaro emblema di una Stella ormai bistrattata, un pugile suonato che non sa come riprendersi. E' durato men che si aspettasse il match della Paganese al "Bentegodi", in diretta nazionale: tredici minuti. Poi si è toccato il fondo. Calciatori che si sono sciolti come neve al sole (forse non è la metafora più adatta visto il clima), che non hanno opposto resistenza a tutto il cinismo scaligero. La formazione di Mandorlini ha trovato lo sparring partner giusto per porre fine al periodo nero. Sia chiaro: non mi aspettavo una vittoria, anche perchè nel calcio bisogna essere realisti. Ma una figuraccia non era proprio in previsione, la seconda in diretta nazionale in poco più di tre mesi. Prima lo spettacolo immondo dei tifosi, poi quello dei calciatori, il tutto contro una maglia, ripeto, davvero bistrattata. Alla vigilia c'era fiducia perchè Capuano aveva recuperato gli infortunati, poteva contare su Fusco, Triarico, Casisa, oltre a Tedesco che già aveva giocato col Sud Tirol. Non è cambiato niente, la musica è sempre la stessa, solo che ora non ci sono le attenuanti degli infortuni e di una rosa rimaneggiata. Portiere che ha sì evitato un passivo peggiore, ma che ha sul groppone il gol che ha sbloccato la gara, quello decisivo, ed è già il secondo in tre partite. Non per essere avvoltoi, ma questa differenza fra Ginestra e Gabrieli, per ora, non si è vista. Difesa che ha sbagliato tutti gli off-sides, che si è fatta scavalcare troppo facilmente dagli attaccanti gialloblù. Calciatori fuori ruolo (Panini esterno di centrocampo, Macrì quasi difensore centrale), che hanno steso il tappeto rosso agli avversari, attaccanti che non hanno mai tirato in porta. Il quadro di una squadra allo sbando, che trova le sue uniche note positive in Tortori, l'unico a crederci e a provare qualcosa, e Vicedomini, che stringe i denti al termine di una prova comunque sufficiente. L'unica occasione è di Cuomo su calcio d'angolo che fa fare bella figura a Rafael. Troppo poco, davvero troppo poco per una formazione che dovrebbe giocare col coltello fra i denti vista la precaria situazione di classifica. Troppo poco per dei calciatori che non sono brocchi, ma che forse non ce la stanno mettendo tutta. Bisognerà cambiare a gennaio, ma quanto e soprattutto cosa? Sento dire che la difesa è l'unico reparto al completo, ma non si può riconfermare in toto una retroguardia da 28 gol in 18 partite, la seconda più battuta del campionato, che subisce reti come se nulla fosse. Si parla di tre o quattro rinforzi, sperando che bastino quelli, ma devono essere abili e arruolabili già per la gara col Pavia, perchè d'ora in poi non si può più fallire. E soprattutto devono essere calciatori, oltre che esperti, anche bravi a far risollevare in morale della squadra. Sperando che la Befana sia più clemente di Babbo Natale con la Paganese, auguro a tutti i tifosi azzurrostellati, in particolar modo ai lettori di Paganese.net, agli addetti ai lavori, amici giornalisti e all'intera redazione del nostro portale, un buon Natale e un 2011 di gran lunga migliore all'anno che sta volgendo al termine. AD MAIORA!

Danilo Sorrentino - www.paganese.net