20.12.10

Forza Hellas, contro la Paganese non puoi sbagliare.

Il girone d'andata ormai è in archivio. Soddisfazioni poche, delusioni tante. Questa sera si riparte con la Paganese, ancora una volta al Bentegodi, in posticipo televisivo. Quattro mesi fa, in Campania, cominciarono i guai dei gialloblù. Giannini in panchina, una «corazzata» in campo, un ko all'esordio che lasciò segni profondi. Nella testa e nelle gambe dei giocatori. L'avventura del Principe si conclude dopo dodici partite, da cinque gare al timone del Verona c'è Andrea Mandorlini, capitano di lungo corso. La vittoria è ancora tabù, sono arrivati solo cinque pareggi ma qualcosa è cambiato. «Il gioco c'è, è mancata solo un po' di fortuna», ripetono in corso patron Martinelli e il diesse Gibellini.
«Serve un risultato positivo», aggiunge mister Mandorlini. Poi tutto può cambiare. Loro ci credono, i tifosi un po' meno ma l'Hellas ha la possibilità di far ricredere un po' tutti. E questa sera può invertire la rotta, si può cominciare.
«La speranza di centrare i tre punti è sempre stata viva - ammette il tecnico gialloblù - purtroppo i risultati parlano di altro, l'amarezza è tanta perchè si poteva portare a casa qualcosa in più. È da un po' che ripetiamo le stesse cose, bisogna essere realisti e dire che non siamo stati premiati per quanto espresso».
Basta pensare ai rigori sbagliati nelle ultime partite da Selva a Lumezzane e da Le Noci in casa con il Pergocrema. Potevano essere due vittorie, quattro punti in più in classifica. «Avremmo meritato molto di più - continua Mandorlini - ora ci aspetta un'altra gara difficile, come tutte per noi. Gli avversari che arrivano al Bentegodi per giocare con l'Hellas danno sempre qualcosa in più perchè affrontano una società importante in uno stadio che dà emozioni. Speriamo di aver preparata bene questa gara, tutti sanno quanto conta».
Mandorlini non si nasconde, sa che in questo momento conta soprattutto il risultato e manda un segnale importante al gruppo. «Un po' si vede l'ansia da vittoria - sottolinea il mister - ma nessuno regala le vittorie, devi conquistarle con tutte le forze a disposizione. Ultimamente non ci gira bene, qualche errore di troppo sotto porta, un po' di sfortuna, arbitraggi così così. Adesso però non servono le giustificazioni, andiamo avanti sapendo che tutto dipende da noi».
La Paganese non è certo un avversario insormontabile anche se adesso in panchina è tornato Eziolino Capuano la formazione campana viaggia a ritmi da retrocessione, in trasferta ha incassato sconfitte in serie. «Le squadre che si trovano in una miglior posizione di classifica rispetto al Verona hanno fatto festa dopo averci strappato un pareggio - spiega - non facciamoci ingannare dall'ultimo posto dei campani. Le difficoltà non derivano tanto per lo svolgimento della partita quanto per il risultato dopo il fischio finale».
Infermeria ancora affollata - con Berrettoni, Campagna, Maietta, Paghera e Russo sempre infortunati - e Martina Rini squalificato, Mandorlini ha convocato 19 giocatori per la sfida con la Paganese, si rivede Scapini che probabilmente andrà in panchina, sono stati chiamati anche due baby come Emerson e Da Vià che prenderà la maglia numero 12 al posto di Caroppo.
Si rivedrà il solito 4-3-3 con Ceccarelli e Maietta in mezzo alla difesa Cangi a destra e Scaglia a sinistra, in mezzo Esposito con Hallfredsson che rientra dalla squalifica e Mancini. Ancora il tridente davanti, partono favoriti Pichlmann, Le Noci e Selva ma il capitano di San Marino potrebbe lasciare il posto a Ferrari.
Non si può escludere la presenza di Le Noci alle spalle delle due punte per avvicinare all'area di rigore Pichlmann.
Tutti uniti per portare a casa tre punti. «Senza alzare troppo la cresta - conclude Mandorlini - non pensiamo troppo alle tabelle, giochiamo partita dopo partita per portare a casa sempre il massimo. 


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