Chiuso nel peggiore dei modi il 2010, la Paganese tutta, dal presidente all’ultimo dei giocatori, dovrá farsi un bell’esame di coscienza. Per capire cosa è andato bene (poco, pochissimo) e cosa storto (tanta roba). Telefoni spenti oppure che suonano ma senza risposta.
Il silenzio stampa va avanti ed è il solo addetto stampa Alfonso Belsito a romperlo spiegando che le comunicazioni saranno rilasciate solo attraverso brevi note sul sito ufficiale. Eppure, Eziolino Capuano, lunedì scorso, ha rotto gli indugi: troppo golose le telecamere nazionali di Rai Sport 1 per non derogare al silenzio imposto dalla societá. L’allenatore salernitano però sa sempre come divincolarsi da queste situazioni. Avrebbe commentato così: "Pensava fosse un obbligo presentarsi alla Rai". Un Capuano che resta al suo posto, nonostante abbia raccolto la miseria di un punto in sette partite. Attenuanti a parte, qualsiasi altro tecnico sarebbe stato esonerato. Ma torniamo alle cose di campo, quelle che interessano maggiormente.
La Paganese anti-Verona non è praticamente esistita. La difesa composta da Ginestra, Cuomo, Fusco e Ingrosso ha fatto acqua da tutte le parti, anche Panini, sia a sinistra che poi spostato a destra, ha toppato prima contro Scaglia poi addirittura al cospetto di Halfredsson. Ginestra, portiere fortemente voluto da Capuano, ne sta combinando una ogni partita. Sul primo gol la palla si poteva prendere, sul secondo stacca in ritardo sul colpo di testa. La sensazione è stata quella. Ma Ginestra non è il colpevole dell’attuale situazione di casa Paganese Di certo il suo arrivo sembra aver creato ancor più confusione, visto che Gabrieli non aveva fatto peggio nelle esibizioni precedenti. Si dovrebbe stendere un velo pietoso sul pacchetto arretrato. Fusco è soltanto il lontano parente di se stesso, Cuomo brancolanel buio, il giovane Ingrosso è discontinuo. Sulle corsie laterali passo indietro di Panini, mentre Sciannamè non ha mai convinto appieno, Vicedomini è l’unico a lottare, Casisa ha deluso, Liccardo non ha mantenuto fede alle attese. Macrì e Lepri sono leggerini seppur pieni di volontá e tecnica. Si sta riprendendo Triarico. In avanti, fermo Magliocco, Tortori sembra essere l’unicoa poter fare qualcosa in più, mentre Tedesco si è fermato nuovamente sul più bello. Basteranno gli innesti di mercato a cambiare le cose?
Giuseppe Della Morte - La Città - da Tuttolegapro.com