Analizzare la prestazione di Verona comporta un dispendio enorme di energie mentali. Vedere la Paganese crollare in pochi minuti ha avuto un effetto devastante anche sul tifoso più ottimista in merito alle chance di salvezza. Una mortificazione terribile che fatico a metabolizzare ma che non può passare inosservata. Il pensiero va all’immediato dopo gara. Basteranno tre tasselli per rinforzare la squadra?. Credo proprio di no. La Paganese vista all’opera al Bentegodi va rifondata nell’organizzazione tattica. Il modulo di Capuano è inadatto agli interpreti attualmente in organico. Non si può costruire una squadra con un’identità (peraltro piacevole in termini di gioco e sicuramente più redditizia in termini di punti con Palumbo) e poi rivoltarla con uno scherma innovativo (si fa per dire !!!) che prevede una muraglia dietro la linea della palla (basta contare quante volte la Paganese si è affacciata nell’area avversaria con Capuano in panchina per rendersene conto). Non mi va nemmeno di crocifiggere il gruppo, così come sta facendo l’allenatore da qualche settimana. Un allenatore protegge la squadra e non la dà in pasto alla critica. Questo organico, con i suoi grossi limiti, è lo stesso che ha entusiasmato nella prima parte ma imbruttito in campo da scelte tecniche non consone alle caratteristiche dei calciatori e peggio ancora integrato con pedine lontane da una forma fisica accettabile (vedi Fusco e Ginestra, voluti da Capuano). Sono d’accordo sulla grossa influenza degli infortuni e delle squalifiche ma non ho mai capito la scelta di ingaggiare un portiere esperto (sfido chiunque a trovare responsabilità di Gabrieli peggiori di quelle dell’attuale numero uno) quando la Paganese ha bisogno di essere rinforzata in altri settori del campo. L’esclusione di Gabrieli è incomprensibile ancora oggi. Gli aspetti da analizzare sarebbero tanti ma a preoccuparmi è l’imminente mercato. Lo scorso anno fu sbandierato ai quattro venti l’ingaggio di una punta e la possibilità di poter ambire a qualche pezzo pregiato. Non mi dilungo a spiegare come sono andati i fatti. Trapani non può fare i miracoli ma penso che qualcosa dovrà pur cambiare. Per reggere il peso della categoria, oltre a risorse economiche, servono anche competenze specifiche e progetti tecnici chiari e lungimiranti. In questa Paganese però vedo ancora un muro sotto questo aspetto. Fare gli stessi errori ogni anno stanca anche il più accanito dei tifosi e lo scoramento dell’ambiente è il male peggiore della Paganese. Il presidente avrà la forza e gli agganci giusti per raddrizzare la barca che cola a picco?. Godiamoci il Natale in attesa di risposte concrete sperando che il 2011 segni la svolta con figure nuove e idee chiare in seno alla nostra Paganese. Nella mia rubrica infine non ho mai parlato dei singoli calciatori ma stavolta farò un’eccezione alla regola. Sotto di quattro reti ho visto correre con un gamba sola Vicedomini per fermare un avversario diretto in porta. È stato un gesto da vero capitano che non abbandona la barca. Complimenti Carlo!!!!
Francesco Pepe per Paganese.it