21.12.10

Paganese disastro, travolta a Verona è sempre più in crisi.

Luca Bisighin VERONA. La Paganese ne prende quattro al Bentegodi di Verona alla fine di una delle prestazioni più brutte dell’anno. Mai in partita, subito affossata dal Verona che chiude la pratica già nel primo tempo. Affossata, ma anche sfortunata per gli infortuni di Casisa, Ingrosso e Tedesco. Urgono assolutamente interventi di mercato. La disfatta della Paganese prende subito piede, appena dopo dieci minuti di finto studio da parte dei padroni di casa che, disposti secondo un elastico 4-3-1-2 con Le Noci dietro le punte Selva e Pichlmann, lasciano intendere brama di tre punti dopo tante battute a vuoto e grande disponibilità a chiudere quanto prima la contesa. Non il massimo per la Paganese, schierata da Capuano con i tre in difesa - Ingrosso la spunta su Martinelli - e con due referenti sulla trequarti, Triarico e Tortori, alle spalle di Tedesco. In mediana ci sono Vicedomini e Casisa. Quest’ultimo però deve arrendersi, poco dopo il 20’, per un acciacco alla caviglia (al suo posto Greco). Intanto la partita s’era già complicata di brutto grazie ad un doppio svantaggio servito freddo nel giro di tre minuti. I pericoli per la Paganese giungono dalla sinistra. Qui Macrì va in grande difficoltà: come al 14’, quando, pressato, viene superato da Cangi; il cross dell’esterno viene lavorato in area da Selva, scarico per Hallfredsson che dal limite lascia partire un destro che si infila nell'angolino basso (nel caso specifico non è esente da colpe Ginestra); come al 17’: ancora cross di Cangi dal fondo, testa di Selva e miracolo di Ginestra che la manda sul palo, sulla palla vagante arriva poi Le Noci per il tap-in vincente. È un uno-due micidiale che, di fatto, stende la Paganese che da questo momento non si rialzerà più al cospetto dell’offesa continua del Verona. Che continua ad avanzare forte di un centrocampo tecnico e disposto all’inserimento sistematico con e senza palla. Il tre a zero porta ancora la firma di Hallfredsson (33’). Il centrocampista entra in area su servizio di Pichlmann e di sinistro fulmina ancora una volta Ginestra. La Paganese non c’è. Praticamente rinuncia alla contesa limitando all’osso la sua presenza nella trequarti avversaria. In avanti Tedesco non ne becca una, Tortori cerca qualche buono spunto in velocità ma soffre di solitudine in quanto Triarico accompagna poco e male. Quasi naturale il computo negativo delle conclusioni all’attivo al cospetto del poker veronese in chiusura del primo tempo con Selva: bella palla in verticale di Mancini per Le Noci, quest’ultimo dalla sinistra dell’area serve al centro il liberissimo attaccante per il facile tocco del quattro a zero. Nella ripresa esce Ingrosso ed entra Liccardo. La Paganese passa a quattro in difesa piazzando un uomo in più a centrocampo. Il risultato? Un buon colpo di testa di Cuomo sventato da Rafael su calcio d’angolo calciato da Vicedomini.

Il Mattino