S'è chiuso come si aprì il 2010 della Paganese: perdendo. Un verbo ormai familiare per gli azzurrostellati che hanno retto appena sedici minuti al "Bentegodi", un passo in avanti per la banda del buco, al ventottesimo gol subito, passando dai trenta secondi di Cremona ai tre di Bolzano fino ai tredici di Verona, crollata poi sotto i colpi, fin troppo facili, dei gialloblù dopo appena un tempo. Una quaterna senza attenuanti sulla ruota di Verona, a tratti anche umiliante per come è maturata in diretta televisiva che ha amplificato ulteriormente la pochezza di una squadra imbarazzante sotto tutti i punti di vista per quanto riguarda la sfera tecnica. A salvarsi il solo Tortori, che ha lottato su ogni pallone con caparbietà e dedizione, e il capitano Vicedomini, l'ultimo ad alzare bandiera bianca nonostante un infortunio negli ultimi minuti e costretto a restare in campo visti i tre cambi già effettuati (tutti per infortuni Casisa, Ingrosso e Tedesco), anche se con il risultato ampiamente nelle mani dei padroni di casa poteva anche uscire per non aggravare le sue condizioni fisiche. Alla vigilia di questa trasferta ero ottimista innanzitutto per il recupero di quasi l'intera rosa a disposizione del tecnico che ho sempre difeso in questa sede, e in altre, anche se dopo la prestazione del "Bentegodi" credo che c'è poco da difendere, con la rosa al completo. Sembrava una gara di allenamento del giovedì tra due squadre di tre categorie differenti, soprattutto il reparto arretrato ha evidenziato lacune devastanti maggiormente sugli esterni dove Panini, seppur cambiato di fascia, s'è fatto trovare fuori posizione ed incapace di arginare i rispettivi avversari. Criticare Ginestra poi sarebbe troppo facile, potrei essere tacciato di essere un avvoltoio. Così il tecnico Capuano definì coloro che lo avrebbero criticato dopo l'errore con il Gubbio, ma vedere quello che ha combinato nell'occasione del primo gol, seconda papera in due gare, basta e avanza. Non bisogna aggiungere altro. Almeno Gabrieli tra i pali era risultato più sicuro del più esperto collega, almeno questo ci ha detto il campo sino ad ora. Ero ottimista perché credevo in una reazione dopo la buona prestazione di Bolzano anche se nella ripresa s'è visto un pizzico di orgoglio con la squadra che non ha sbracato, anche se ormai la frittata era già stata fatta e il Verona non ha inferito più di tanto, con la testa già alle vacanze, facendo fare bella figura anche a Ginestra in un paio di occasioni. Nota di merito dicevamo per il solo Tortori, autore di una pregevole rovesciata, anche se l'unica occasione è capitata sulla testa del difensore Cuomo che ha riscaldato Rafael. L'estremo difensore gialloblu ha trascorso tutta la serata al ghiaccio e al gelo come il Bambin Gesù il quale non so se riuscirebbe, nonostante le preghiere di tutti i tifosi della Paganese, a salvare questa squadra, che è riuscita a far peggio anche di quella della passata stagione che alla sosta natalizia chiuse l'anno con 14 punti con la vittoria sul Lecco di fine 2009. Nell'intervallo, sprofondato sul divano di casa dinanzi alla debacle del primo tempo, facevo una riflessione amara che apre un altro scenario per il futuro: Capuano di quanti calciatori ha bisogno a gennaio? I tre o quattro, di cui s'è sempre parlato, non servono dopo quello che si ritrova in mano e poi servirà alla società fare quest'ulteriore sacrificio? La società sarà disposta ad un investimento così massiccio sul mercato? Una cosa è certa. Se si vuol tentare di salvare la categoria, bisogna fare un intervento radicale sulla rosa con una trasfusione sanguigna che rigeneri cuore e anima di un gruppo rilevatosi scadente sia mentalmente che tecnicamente, non in grado di affrontare la categoria. E lasciamo stare per favore l'inizio di stagione visto che dopo 13 sconfitte, di cui 10 consecutive in trasferta, 3 vittorie e 2 pareggi non fa più testo. Evidentemente i numeri indicano che erano brocchi e non campioni. Come disse il grande ciclista Gino Bartali, in un'intervista sul momento negativo che attraversava il movimento delle due ruote, "E' TUTTO SBAGLIATO, E' TUTTO DA RIFARE!". Purtroppo alla Paganese capita da quattro anni. Buon Natale!
Peppe Nocera per Paganese.it