Francesco Pepe Pagani. Se la classifica della Paganese esprime in pieno la delicatezza del momento, a tenere in vita le speranze salvezza degli azzurri è sempre la matematica. Numeri e combinazioni si traducono in veloci calcoli per cercare di capire fino a che punto la formazione di Ezio Capuano può coltivare la possibilità di agganciare il treno play out. Gli scivoloni in trasferta hanno acclarato l'incapacità della squadra azzurra di dare continuità ai risultati. Una lacuna che sta condizionando l'intera stagione della Paganese. Importante allora puntare sul fattore campo per cercare di rosicchiare punti al Monza, avversario più abbordabile dopo le vittorie di Pergocrema (che sarà penalizzato per irregolarità amministrative) e Como rispettivamente contro Spal e Sorrento che hanno allargato ancora di più la forbice tra brianzoli e azzurrostellati e le altre compagini in lotta per evitare i play out. «Il Marcello Torre diventerà il nostro fortino inespugnabile», così si espresse Ezio Capuano nel corso della sua presentazione nella sala stampa del Marcello Torre davanti ai tifosi azzurrostellati. Un'affermazione che torna di stretta attualità, visto il delicato momento che sta vivendo la Paganese. In effetti il ruolino di marcia interno dei liguorini di Capuano induce ad un moderato ottimismo. Tre pareggi (con Como,Pavia e Salernitana), una sconfitta (con la capolista Gubbio) ed una vittoria (contro la Spal). Pesano negativamente però soprattutto i pareggi con Como e Pavia, compagini di bassa classifica. Ed è proprio questa la nota dolente. Al Torre la Paganese scenderà in campo per ben sei volte da qui al termine del campionato ma contro avversari che lottano per posizioni di vertice e per acciuffare un posto al sole nei play off. Il cammino degli uomini di Capuano si presenta così ancora più tortuoso. Domenica tocca alla Reggiana, scottata dal tonfo interno contro il sorprendente Lumezzane che farà visita alla Paganese alla ventinovesima giornata mentre nel turno successivo gli azzurri ospiteranno la Cremonese, altra formazione blasonata che deve recuperare terreno. Prima però del doppio turno casalingo consecutivo e dopo lo scontro diretto di Crema ci sarà da onorare (e da vincere) il derby con il Sorrento, seconda forza del torneo. Le due ultime fatiche interne saranno con Spezia, altra corazzata con ambizioni di promozione e Sudtirol. La sfida con gli altoatesini, sulla carta la più abbordabile, chiuderà la regular season della Paganese che cerca una disperata salvezza. In casa azzurra i calcoli si fanno, nonostante le smentite di facciata, e la classica frase di circostanza in cui si preferisce pensare solo al prossimo ostacolo che si chiama Reggiana. Gli emiliani ritornano al Torre dopo quattro anni. Era il 17 giugno 2007 e la Paganese stese la formazione granata nella finale play off con una rete allo scadere di Izzo ed il raddoppio nel primo tempo supplementare di Ibekwe davanti ad oltre settemila spettatori in delirio. Un destino beffardo mette ora di fronte agli azzurrostellati proprio la compagine che cedette il passo agli azzurri per la promozione in Prima Divisione. A distanza di quattro anni gli scenari di classifica sono diametralmente opposti ma l'obiettivo primario della Paganese resta lo stesso. Serve la vittoria per rilanciarsi in chiave play out e per rendere meno complicati i calcoli e le tabelle salvezza. Da domenica il proclama di Capuano deve trovare puntuale applicazione. Il fortino del Torre è l'appiglio unico ed indispensabile per la Paganese con il mal di trasferta.
Il Mattino