La Paganese è tornata al lavoro dopo la sconfitta di Ravenna, la tredicesima in altrettante gare giocate lontano dal "Torre". Come ben noto quello delle trasferte è il neo più grande di questa squadra impegnata testa a testa col Monza nella lotta salvezza. Se dalle trasferte è stato difficile portare punti a casa lo stesso non potrà essere per le partite casalinghe, che dovranno fruttare giocoforza vittorie su vittorie se si vuole tagliare il traguardo dei playout. Il Monza non ha intenzione di farsi superare e lotterà con le unghie per mantenere il penultimo posto, visto che si è creata una voragine con la terz'ultima che neanche l'ottimista diggì brianzolo - che ha dichiarato di guardare solo a chi c'è avanti - potrà colmare. La squadra azzurrostellata dovrà dunque accantonare i banali errori che sono costati cari nelle precedenti partite per intraprendere una nuova strada. L'ideale sarebbe disputare una partita come quella contro la Spal. Certo non si è ancora capito dove sono iniziati i meriti degli azzurrostellati e dove sono finiti quelli degli estensi, ma una vittoria ottenuta con un solo tiro in porta frutta tanti punti quanto una partita dominata.
Domenica prossima al "Torre" però il match non sarà abbordabile. La Reggiana è sempre alla ricerca della "vendetta" per la famosa finale playoff persa nell'impianto liguorino nell'extratime. Gli emiliani si sono lasciati andare - attraverso il proprio presidente Barilli - ad una serie di dichiarazioni che hanno acceso maggiormente un clima rovente a prescindere. "Non credo che l’ambiente condizionerà il risultato anche perché a Pagani ci saranno 14 spettatori, di cui uno sarà il figlio del presidente, mentre gli altri saranno i figli dell’allenatore e del massaggiatore oltre a pochi altri intimi. La Paganese ha vinto contro la Spal perché i ferraresi sono in catalessi come lo siamo noi, ma quanti punti ha fatto realmente la Paganese togliendo quella gara? Non scherziamo. Inoltre allo stadio di Pagani non ci saranno più di 300 persone, quindi se abbiamo paura di andare a giocare a Pagani, allora è giusto cambiare mestiere. E’ ovvio che non ci aspetteranno con pasticcini e spumante, ma è altrettanto vero che non andremo a giocare all’inferno", ha dichiarato Barilli al Giornale di Reggio.
Di sicuro il pubblico Paganese si dimostrerà civile come fatto in mille ed una occasione. Quello che conta sarà però quello che accadrà sul rettangolo verde, poiché i liguorini hanno urgente bisogno di punti per diminuire il gap dal Monza, che sarà impegnato nella ostica trasferta di Pavia. Poi il calendario riserverà agli azzurrostellati la trasferta di Crema con il Pergo, ed ai brianzoli la gara casalinga con una Salernitana tutt'altro che sazia dei buoni recenti risultati. Ancora dopo Paganese che ospiterà il Sorrento ormai tagliato fuori dalla corsa alla promozione diretta, con il Monza impegnato al "Comunale" di Lumezzane, squadra che non ha ancora abbandonato il sogno del 5° posto.
Nel frattempo in casa azzurrostellata sono arrivate anche le scuse di Luca Fusco, espulso nei minuti finali della gara del "Benelli". L'ex capitano della Salernitana è stato appiedato dal Giudice Sportivo, che gli ha rifilato due giornate di squalifica. "Nella mia carriera questa è la prima espulsione rimediata per fallo di reazione. Credo che questo valga a dimostrare che non sono un violento nè sono mai stato abituato a compiere scorrettezze in campo. Purtroppo, pur non essendo nel mio stile, mi sono lasciato prendere dal nervosismo e dalla tensione del momento, che mi hanno portato ad avere una reazione spropositata e della quale chiedo scusa a tutti. Ci tengo, inoltre, a chiedere scusa alla società, al Mister ed alla squadra anche perchè sarò costretto a stare fuori per due giornate, non potendo così dare una mano ai compagni in un momento comunque delicato per la nostra stagione ". Così il difensore salernitano, pentito per il fallo di reazione che gli è costato l'espulsione nella gara di Ravenna, ai microfoni del sito ufficiale.
Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com