28.2.11

Due storie per un aggancio.

La Paganese conferma la legge del “Torre”. Otto punti nelle prime quattro gare del 2011, batte la Reggiana, dopo la Spal, mantenendo inalterata la tradizione che vede le due formazioni sempre sconfitte a Pagani. Ma la statistica più importante, al termine del pomeriggio calcistico nel girone A, è la quarta sconfitta consecutiva del Monza che ha permesso alla formazione di Capuano di poterla agganciare all’ultimo posto. Detto così ci sarebbe poco da stare allegri ma se si torna indietro di un mese, con gli azzurri attardati di sei lunghezze dai brianzoli, ci si rende conto del balzo in avanti effettuato da Vicedomini e compagni. Ci sarebbe anche spazio per recriminazioni in questo girone di ritorno con la Paganese che avrebbe potuto avere minimo cinque punti in più ponendo sulla bilancia le mancate vittorie con Pavia e Salernitana e il pareggio sfumato al novantesimo ad Alessandria. Ritornando ad analizzare la vittoria con la Reggiana, vorrei sottolineare le storie dei due protagonisti che l’hanno resa possibile con i loro gol. E’ vero che a volte i sogni si realizzano, come quello vissuto dal difensore Urbano che ha vissuto una settimana incredibile. Iniziata con due giorni di permesso e senza allenamento per la nascita della terza figlia ecco giungere, quasi come se la piccina attendesse una dedica per la sua venuta al mondo, il gol da parte del papà. Lui però di ruolo fa il difensore e dunque poco avvezzo alle reti eppure il destino, fortunatamente, ci ha messo lo zampino come il sinistro dell’ex di turno che attraversa le gambe del portiere ospite Manfredini. L’altra storia riguarda il bomber capitolino Tortori che aveva vissuto una settimana con il broncio oltre ad avere le polveri bagnate da alcune domeniche. A Ravenna aveva sfiorato il gol, non gli avevano fischiato un rigore a favore nettissimo per poi realizzare un gran gol, annullato,4 viziato da fallo. Una settimana trascorsa a lavorare a testa bassa, a ringhiare e sudare in attesa della riscossa ed ecco che dopo la beffa del palo giunge il gol del raddoppio. Un’azione strepitosa, un dribbling ubriacante ed una freddezza in piena area prima di piazzare, dopo due difensori mandati a vuoto, la sfera alle spalle del portiere avversario. La sua risposta al momento no è racchiusa in questa perla e nella non esultanza per poi ricevere da parte del pubblico la standing ovation alla sua sostituzione. Due belle storie di una domenica che ha ridato speranze concrete di risalita alla Paganese che ora, con la sosta, può tirare un attimo, ma solo un attimo, il fiato dopo la prima rincorsa conclusasi con l’aggancio in classifica al Monza.

Peppe Nocera per Paganese.it