Quale destino per gli esuberi? Il mercato è ufficialmente finito, varcando la soglia del 31 gennaio senza ufficialità per la Paganese, che ha solamente reso noto, un giorno dopo, di aver raggiunto l'accordo per la rescissione consensuale con Magliocco e di aver prestato il giovane Siciliano al Neapolis. Quella di Magliocco non è stata una novità, poichè la notizia circolava ufficiosamente già da tempo. L'attaccante siciliano è ancora in cerca di una squadra, dopo il rifiuto della Cavese che ha preferito risparmiarsi al solo acquisto di Piscitelli, sbarcato nella valle Metelliana via Sorrento. Per Magliocco dunque la pista che porta a Gela potrebbe essere la più percorribile, essendo il calciatore originario di quelle parti (nato a Palermo, ndc). L'idea potrebbe essere molto più che un semplice pourparler. Il giovane Siciliano è stato invece mandato in 2^ Divisione in quanto ancora acerbo, nonostante le buone qualità mostrate negli spezzoni di gara a lui concessi dal tecnico Capuano.
Discorsi diametralmente opposti per gli altri esuberi, vale a dire Sciannamè, Greco, Panini ed Esposito. Difficile il reintegro per i quattro, che non sono riusciti a trovarsi una squadra neanche nelle frenetiche ultime ore di trattative. Per loro trovare un accordo sulla rescissione consensuale si è dimostrato più difficile del previsto. Ovviamente da buoni lavoratori che si rispettino i quattro hanno poca voglia di rimanere svincolati senza percepire le retribuzioni che la Paganese assicura nonostante la rosa sia molto ampia ed i fondi non siano illimitati. A differenza di altre società quella azzurrostellata non è mai caduta in tali bassezze rispettando gli impegni presi, sempre con grande serietà. Comunque sia la Paganese non è nelle condizioni di permettersi dei calciatori fuori rosa, motivo per cui i dirigenti stanno premendo per ottenere le rispettive rescissioni dai vincoli che legano i calciatori ai colori azzurrostellati. I calciatori pur essendo esperti della categoria non riescono a trovare destinazioni adatte. Scartata per Sciannamè la destinazione Gavorrano, dopo che per l'esterno romano sembrava esserci una possibilità per il reintegro, che si è subito affievolita dopo il ritorno di Macrì, che ha ripreso ad allenarsi a parte.
Ora la Paganese deve trovare il modo di sfoltire la rosa, anche a mercato finito. La difesa è molto completa e può vantare la presenza di calciatori del calibro di Urbano, Fusco e Cuomo, con quest'ultimo scivolato addirittura nel ruolo di panchinaro di lusso per via della presenza di Ingrosso, under che permette il guadagno dei contributi federali. Idem per il centrocampo, che gode dei piedi sempre felici di Gatti, della capacità in fase di interdizione di capitan Vicedomini e di una sfilza di riserve pronte a subentrare. Sono fin troppi i rincalzi per il centrocampo: Grillo, Sanna, Liccardo, Casisa e Greco, messo ormai ai margini della rosa. Avere sette centrocampisti centrali è un esagerazione. E' stato questo il motivo per cui non si è proceduto con l'acquisto di Andrea Tricarico, oggetto dei desideri di Capuano in coabitazione con Montervino, uno dei "senatori" della Salernitana cercato invano dalla Paganese proprio come spiegato da mister Capuano ai microfoni di una Tv locale. Paganese che avrebbe potuto anche perdere Vicedomini: nei corridoi dell'Ata Hotel Executive dirigenti del Taranto avrebbero avvicinato il presidente Trapani richiedendo colui che, proprio insieme a Tricarico favorì la promozione in c1. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Mattino, che ha sottolineato come il presidente azzurrostellato abbia risposto picche ai 150 mila euro messi sul piatto della bilancia dal presidente ionico D'Addario.
Gianluca Pepe per Tuttolegapro