Facile immaginare anche la tua sofferenza, domenica scorsa, nell'osservare la partita dalla tribuna...
"Tanta. Veramente già non è piacevole in assoluto dover assistere alla partita della tua squadra dalla tribuna, vedere poi i tuoi compagni in difficoltà e non potere dare una mano è pesantissimo".
Hai colto il segno: i tuoi compagni erano in difficoltà. Quali sono a tuo parere i motivi della prestazione così al di sotto delle aspettative contro il Lumezzane?
"Avevamo iniziato bene, la prima mezz'ora si è vista a mio parere una bella Spal, pur non creando tantissimo in zona gol abbiamo gestito bene il possesso del pallone e manovrato sempre palla a terra, con i tempi giusti".
Poi la solita rete al passivo, concessa agli avversari, e il nulla assoluto della ripresa. Come mai?
"Mah, forse siamo diventati un troppo disattenti in certe situazioni di gioco, in riferimento alla rete subita, poi una volta in svantaggio ci siamo smarriti, non so se la causa può essere ricercata a livello psicologico, ma la realtà è che dopo la rete che ha sbloccato il punteggio noi non siamo più esistiti".
La ripresa è stata da dimenticare dal primo all'ultimo minuto. Perché?
"Nel secondo tempo abbiamo generato solamente tanta confusione. Abbiamo provato a reagire, mantenendo costantemente il possesso del pallone, senza però riuscire mai, nemmeno una volta, a trovare un varco per poter renderci pericolosi".
Con la conseguenza poi dell'allenatore messo in discussione, dai risultati negativi...
"Sgombero ogni dubbio: noi siamo uniti e siamo con il mister, non dovete dubitare sulle qualità morali del nostro gruppo".
E allora non resta che dimostrarlo sul campo con una forte inversione di rotta rispetto al rendimento dell'ultimo mese...
"Siamo determinatissimi a reagire. Dobbiamo guardarci dentro, e trovare in noi la forza per uscire da questo periodo, e dimenticare con una serie di risultati positivi quest'ultimo mese disastroso, non abbiamo alternative: continuando così non andiamo da nessuna parte".
Anche perché l'obiettivo iniziale dei playoff è ancora alla vostra portata...
"Certo, la situazione non è ottimale ma non abbiamo ancora gettato alle ortiche la stagione, abbiamo ancora tanto da fare".
A cominciare dal ritrovare uno stato di forma complessivo accettabile, i risultati poi arriveranno di conseguenza, condividi?
"Certo, la concentrazione, la voglia di conseguire un obiettivo importante non ci manca, del resto siamo noi i primi a rimetterci quando le cose non vanno bene, la nostra immagine, la nostra carriera viene determinata dai risultati, poi a volte, quando le cose non girano bene, si accanisce anche la cattiva sorte".
Ti riferisci alle tante assenze che hanno complicato la vita a Notaristefano e indebolito la Spal nelle ultime giornate?
"Sì, è normale che durante una stagione si debbano scontare delle defezioni per infortuni o squalifiche, capita a tutte le formazioni prima o poi. Lo stesso per i cali di forma, è fisiologico. Il campionato è lungo... ma a noi tutte queste negatività si sono concentrate contemporaneamente in quest'ultimo periodo, dove si sono concatenate diverse situazioni negative che non ci hanno certo agevolato, anche se è giusto dirlo: questi eventi non devono assolutamente servire da alibi".
A Pagani, allora. con qualche titolare in più e tanta voglia di reagire per dimostrare a tutti che la Spal non è quella che ha fatto arrabbiare i tifosi nell'ultimo periodo?
"Per espugnare il campo della Paganese, oltre alle doti tecniche, servirà molto carattere. Sarà un banco di prova importante, le motivazioni non ci mancano e abbiamo qualcosa da dimostrare”.
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