9.2.11

Spal: modulo e singoli. Servono scelte non di compromesso.

FERRARA. Un ruolo importante per "salvare" Notaristefano, dopo l'esito negativo dell'incontro di ieri tra la dirigenza e Bortolo Mutti, l'hanno avuto i giocatori della Spal. O almeno i più influenti, quelli consultati dalla società. Evidentemente hanno garantito che la squadra è dalla parte dell'allenatore e che a Pagani lo dimostrerà. Buone intenzioni che però, da sole, non bastano. Sia perchè servono fatti immediati, sia perchè bisognerà dare continuità: dopo la Paganese il Pergocrema al "Mazza", poi la trasferta di Salerno e via discorrendo. Insomma, non avrebbe senso esultare se le cose andassero bene domenica, per poi tornare daccapo se malauguratamente ci fosse un nuovo intoppo, anche parziale, col Pergo.  C'è poi un altro aspetto da considerare. Nessuno ha mai considerato l'ipotesi che il gruppo possa aver giocato contro il tecnico. Anzi, i segnali vanno tutti in senso opposto. Però in campo la squadra è incappata in un'evidente involuzione, in difficoltà esplicitate dalle cifre. Una crisi che chiama in causa anche le scelte di Notaristefano che, al di là dei rapporti con la squadra, ora dovranno essere nette, chiare, decise, e non figlie del compromesso.  Capiamo che possa essere doloroso escludere uno o l'altro, ma bisogna "tranciare". L'arrivo di Locatelli ha modificato gli equilibri. Se prima la figura del trequartista non era contemplata, ora è imprescindibile. Quindi bisogna decidere come giocare. Se con il 4-3-1-2, bisognerà avere il coraggio di tener fuori Melara, che mezz'ala non è e non possiede il bagaglio tecnico-tattico per occupare il ruolo.  Se invece si vuole schierare la Spal con il 4-4-1-1 (unico modulo alternativo all'altro e che contempli la presenza del trequartista, a meno di ricorrere alla difesa "a tre", due esterni, due mediani, Locatelli e due punte), allora dovrà restare fuori una punta tra Fofana e Volpe (se la Spal sarà a organico completo, chiaro).  Così come andranno considerate le condizioni dei singoli e non schierarne alcuni a prescindere dal momento di non-forma, anche prolungato.

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