Società riunita a Brescia per diverse ore, pare siano stati contattati Mutti e Vavassori: in serata la decisione di dare al tecnico un’altra settimana di fiducia condizionata alla prova di Pagani.
Ferrara, 8 febbraio 2011 - Egidio Notaristefano tornerà oggi pomeriggio al centro di via Copparo per guidare l’allenamento della sua squadra alla ripresa dopo la disfatta col Lumezzane.
Il fatto non era, nelle 24 ore che sono seguite alla partita, così scontato. La delusione del momento ha lasciato progressivamente spazio, nella dirigenza biancazzurra, alla preoccupazione per lo stato in cui si è ridotta la
squadra: il trend in picchiata di risultati e prestazioni, l’involuzione incomprensibile di giocatori come Melara, Belleri, Coppola e perfino Zamboni, la crisi di carattere denunciata sembravano disegnare il profilo del mite e sempre sereno Egidio Notaristefano sullo sfondo di un vicolo cieco.
La situazione solidissima del tecnico per la società domenica sera non sembrava più tale: i 90 minuti
contro il Lumezzane avevano messo l’acetilene nella cassaforte della fiducia. Di più. I tre punti di forza «storici» del tecnico erano minati: il gran numero di punti fatti nel 2010 (60 in 34 gare), il rapporto ottimo con i giocatori
(che l’hanno sempre difeso) e la sintonia con le scelte di fondo della società, dal mercato alla valutazione
dei giocatori.
Dopo Lumezzane, di questi tre argomenti restavano lontane ombre. I punti sono stati appena uno in 4 gare del
2011; la sintonia con i giocatori, lungi dal dimostrare di essere un vero valore, non ha prodotto invece una reazione degli stessi sul campo; restava come punto di forza la sintonia con la società, un po’ poco di fronte alla figura di domenica, ai cori espliciti dei tifosi, allo scenario di una squadra in picchiata senza uno straccio di reazione neppure a ridosso del fondo.
Di qui la notte e la decisione di incontrarsi subito a Brescia: anticipando quello che sarebbe stato per le interviste del dopo-gara un incontro «in settimana». Poi le versioni ufficiale e ufficiosa divergono. Quella ufficiale la fornisce
Bortolo Pozzi nell’intervista a fianco. Quella ufficiosa va presa con beneficio d’inventario, ma molti particolari coincidono. Incontratisi alle 12, i dirigenti spallini hanno provato a capire cosa si potesse fare per il bene della squadra.
Escluso a priori un arrivo di Cagni e soprattutto di Cosmi (il secondo non scende in C e per entrambi
c’è comunque un problema economico), le alternative più praticabili erano Mutti e Vavassori. La riunione è finita attorno alle 19: difficile pensare che si sia parlato soltanto della conferma o meno di Notaristefano. Qualcosa non ha convinto forse fino in fondo la società nel momento di sterzare: Ens per una settimana è salvo, ora tocca ai giocatori dimostrare se la difesa dell’allenatore non è solo a parole ma anche a fatti.
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