Massimiliano Sala Monza. Non è soddisfatto e si vede: nonostante il buon pari colto sul campo della diretta avversaria nella lotta per evitare l'ultimo posto, Ezio Capuano si presenta nella sala stampa del Brianteo accompagnato dall'espressione corrucciata di chi è consapevole che, con un pizzico di cattiveria in più, i suoi uomini avrebbero potuto uscire tranquillamente vincitori dalla sfida con il Monza: «Sono d'accordo nel rimarcare la buona prova difensiva offerta dai miei ragazzi - ha esordito il tecnico campano - e accetto volentieri i complimenti per l'attenzione e la compattezza da loro mostrate in campo, ma non posso dirmi completamente soddisfatto. Sono convinto che se avessimo messo maggiore convinzione e determinazione nell'orchestrare le ripartenze, specie nel secondo tempo, adesso saremmo qui a commentare una vittoria della Paganese. Davanti ad un Monza attanagliato dalla tensione e dalla paura di perdere,avremmo dovuto approfittare della nostra migliore condizione psicologica. I meccanismi difensivi hanno funzionato alla perfezione - ha proseguito il trainer azzurro stellato - è un peccato che non siamo riusciti a sfruttare gli spazi che i biancorossi ci hanno concesso nella ripresa, soprattutto sul versante destro della loro difesa. Abbiamo dimostrato grande solidità ed abbiamo comunque preso un buon punto, che ci tiene attaccati ai playout mantenendo il pur esiguo vantaggio di un punto sui brianzoli». Poi Capuano commenta un dato importante: «L'imbattibilità di Ginestra? Non è un caso che questa squadra non prenda gol da quattro partite e sia la difesa meno battuta del campionato durante il girone di ritorno: merito dei miei uomini, che hanno sempre creduto nella possibilità di rimontare il distacco di sei punti che avevamo fino ad un mese fa, quando tutti quanti ci davano già per spacciati. Il campionato non si chiude qui, ci sono ancora sei gare prima della fine, partite da affrontare con lo stesso piglio e la stessa convinzione mostrati dai miei uomini durante il girone di ritorno». Di segno completamente opposto le dichiarazioni del tecnico del Monza Verdelli, rammaricato per l'ennesima occasione persa dai suoi uomini per raddrizzare una stagione davvero negativa: «Purtroppo la tensione e la paura di perdere - ha dichiarato l'allenatore biancorosso - hanno pesato nella testa e nelle gambe dei miei giocatori, specie tra gli elementi più giovani: nel primo tempo la palla scottava e nessuno dei miei riusciva a ragionare, finendo per creare tanta confusione in mezzo al campo e nient'altro. Abbiamo fatto leggermente meglio nella ripresa, provando ad attaccare con maggiore lucidità, ma non è bastato per avere ragione di una Paganese che non ha rubato nulla, dimostrando di sapersi difendere con ordine e attenzione. È un momento davvero difficile per noi - ha continuato l'ex trainer della Cremonese- ed il clima di contestazione nei confronti della società penalizza pesantemente anche la squadra, che si porta in campo le scorie di questa situazione poco felice. Comunque la stagione non è ancora finita: mancano ancora sei gare, tutte da affrontare con il coltello tra i denti e senza perdere la speranza, fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata di questo campionato».
Il Mattino