I play off per salvarsi. Sembra un paradosso, ma la conquista della serie B sembra l’unica garanzia per la sopravvivenza di una Salernitana sommersa dai debiti.
Alla luce della tempesta che avvolge la società campana da molti mesi, il terzo posto dei ragazzi di mister Breda è un risultato straordinario: qualunque sarà l’esito sportivo della stagione, i granata meritano applausi per l’ impegno e la professionalità dimostrate.
Mister Roberto Breda ha saputo gestire il gruppo mantenendolo compatto nonostante mille difficoltà: stipendi non pagati (pagamenti fermi allo scorso ottobre), penalizzazioni in classifica (finora quattro punti), esclusione di “senatori” (il portiere Polito e il centrocampista Montervino) e continue promesse di cambiamenti societari mai mantenute.
A poche ore dalla sfida del Brianteo si rincorrono le voci su una cordata pronta a rilevare la società dalle mani del presidente Lombardi: a breve si conoscerà l’esito di questa trattativa.
Spostiamoci sul campo: che Salernitana vedremo a Monza? La probabile formazione, schierata con il 3-4-3, prevede Caglioni tra i pali (per lui sprazzi di serie A con la maglia del Messina), Balestri (in A con Reggina e Modena), Accursi e Jefferson in difesa, D’Alterio, il capitano Carrus, Carcuro più uno tra Pippa e Falzerano a centrocampo, Fava punta centrale con Ragusa, Fabinho (arrivato a gennaio da Udine e già in gol per due volte) e Szatmari a giocarsi le altre due maglie.
All’andata il Monza di De Petrillo uscì di scena già al 6’: il consueto svarione difensivo aprì la strada al vantaggio di Szatmari. Nei restanti 84’ solo gli errori di mira degli attaccanti granata resero meno pensante una sconfitta netta. Qualche numero confortante: la Salernitana non ha mai fatto bottino pieno a Monza, e il rendimento esterno dei granata non pare irresistibile (sei sconfitte in tredici incontri, con 20 reti al passivo: solo la Paganese e i biancorossi hanno fatto peggio).
Il comunicato dei giocatori biancorossi e l’intervista di capitan Iacopino alla carta stampata hanno ribadito l’unità dello spogliatoio brianzolo e la compattezza di società, allenatore e giocatori per raggiungere la salvezza. Sarà sufficiente? L’esempio della Salernitana racconta che nell’emergenza – ovvero senza società e senza stipendio – si può comunque vincere…
Luca Viscardi - monza-news.it