16.5.11

1^ Divisione, l'ultima giornata: i verdetti di una Lega Pro gattopardesca.

Dopo 34 giornate è finita. E' stata una stagione logorante ma allo stesso tempo entusiasmante, vissuta tutta d'un fiato, che ci ha fatto dire, nonostante tutto, ne è valsa la pena. Gubbio e Nocerina si sono prese i riflettori della grande stampa sportiva con le loro imprese sul campo. Però non possiamo non dimenticare che, protagonista non richiesta, è stata la giustizia sportiva. Campionati che ogni settimana vedevano squadre perdere punti, con la credibilità che scendeva sempre più in basso. Società in crisi economica, giocatori che non hanno visto stipendi per mesi, punti decurtati e farse indegne. I casi Catanzaro Pomezia e ultima, ma solo in ordine di tempo, Ravenna, ci danno l'altra faccia della medaglia. Una faccia amara, che ci fa riflettere. Questo sistema, così com'è congegnato fa acqua da tutte le parti. Urge una seria riforma che dia credibilità. Ma crediamo che tutto questo parlare di riforme porti a partorire il solito topolino. Quest'ultima giornata ci ha fatto tornare alla mente il fortunato libro di Tomasi di Lampedusa. Un'ultima giornata gattopardesca, in cui tutto poteva cambiare ma tutto è rimasto immutato o quasi.
 
Girone A:

Si doveva decidere la griglia play off, chi tra Salernitana Verona e Spezia avrebbe fatto compagnia a Sorrento e Alessandria. Mentre in chiave play out, chi tra Monza Paganese e Sud Tirol sarebbe retrocessa immediatamente in Seconda Divisione.
Le ultime giornate sono sempre state drammatiche. Questa non è stata da meno.
La Salernitana ospitava il Gubbio e aveva bisogno di vincere per evitare di essere scavalcato dal Verona al quarto posto. Per la squadra di Breda missione compiuta. Il Gubbio non ha regalato nulla e ha sovente messo in difficoltà la squadra granata. Con questa vittoria e il contemporaneo pareggio del Verona, la Salernitana giocherà in semifinale contro l'Alessandria. Per la Salernitana è stata una stagione vissuta come sulle onde del mare in inverno. A Dicembre il tecnico di Treviso era ormai in procinto di essere esonerato. La voce era che Campilongo dovesse prendere il suo posto. Breda ha affrontato questa situazione con estrema dignità e ha sempre fatto parlare il campo. E questo domenica gli ha dato ragione. Senza dimenticare la meteora Joseph Cala. Il girone di ritorno della Salernitana era iniziato malissimo con la sconfitta per 4-1 tra le mura amiche contro il Sorrento. Dopo questa scoppola la Salernitana ha messo la quarta e ora si gioca tutta una stagione in due o tre partite. Tutto dipende da loro.
Grigi che chiudono in bellezza una stagione vissuta sempre nelle zone alte della classifica, andando a vincere sul campo del Bassano per 1-0. Sarri si è tolto una enorme soddisfazione portando un gruppo come quello piemontese ad un passo dal sogno serie B, che manca da ben 37 anni. Lo scoglio Salernitana è tosto, ma con tutte le traversie che ha vissuto questa squadra il successo è proprio quello di esserci. La crisi societaria sembra passata e in settimana Mongarli dovrebbe assumere la presidenza, provvedendo fin da subito a saldare le pendenze con i giocatori che aspettano di vedersi corrispondere parecchie mensilità arretrate. Questo è un modo concreto di aiutare un gruppo che ha fatto tutto con estrema professionalità nonostante ad un certo punto si siano trovati soli e abbandonati.
Il Verona a Crema non riesce a vincere e nonostante entri nei play off se la dovrà vedere contro il Sorrento. Con l'aggravante di giocare il ritorno in trasferta. I gialloblù ci hanno provato in tutti i modi e solo la scarsa lucidità di Ferrari e Pichlmann condannano il Verona ad un quinto posto che sa tanto di beffa. Però i play off ci hanno insegnato che tutto si capovolge e le gerarchie del campionato si annullano. Il Verona ha tutto per tornare in B, ma ci vuole maggiore cattiveria sotto porta per sognare in grande.
Il Sorrento saluta il proprio pubblico con una sconfitta contro la Cremonese. Per i rossoneri sconfitta indolore e testa già rivolta ai play off. L'avversario è il Verona.L'assenza del bomber Paulinho è un grave handicap per il gruppo di Simonelli. La squadra di Montorfano, per lui prima vittoria come allenatore professionista, si toglie una soddisfazione, una delle poche in una stagione per loro maledetta. Dopo parecchi anni in cui il sogno serie B sfumava sempre in dirittura d'arrivo, questo doveva essere l'anno buono. L'esordio contro il Gubbio (5-1) faceva sognare la tifoseria. Poi pian piano il giocattolo ha mostrato le prime crepe e a pagarne le conseguenze è stato Baroni. L'arrivo di Leo Acori aveva ridato entusiasmo alla tifoseria ma anche l'ex tecnico del Livorno nulla ha potuto e l'esonero è stato inevitabile visto che la squadra stava sprofondando lentamente in zona play out. Dalle ceneri si rinasce e chissà che la Cremonese non tragga da questa stagione il giusto spunto per ripartire alla conquista della serie B.
Lo Spezia dice addio alle residue speranze play off andando a perdere sul campo del Lumezzane per 2-1. Una sconfitta cocente per una città che nell'ultimo mese ci stava credendo per davvero ad un posto nei play off. La società ha speso e investito tantissimo, ma non è stata ripagata appieno da una squadra che poteva fare molto di più. Per i bresciani ennesimo campionato da protagonista in cui si è tolta le sue belle soddisfazioni. L'addio di Galabinov aveva fatto storcere il naso ai più, ma Rey Volpato ha saputo sostituirlo degnamente.
Chiuso il capitolo play off, si passa alle dolenti note. Tra Monza Sud Tirol e Paganese, a retrocedere matematicamente in seconda divisione è la squadra di Capuano.
Il gol di Radi a 20 minuti dalla fine ha riacceso le speranze dei tifosi accorsi al "Torre". Infatti alla Paganese un gol non bastava, ce ne volevano almeno 2 per capovolgere il discorso con gli ospiti che all'andata vinsero per 2-1 (solo una volta la Paganese ha vinto con 2 gol di scarto. Contro la Reggiana, vittoria per 2-0). Capuano ci ha provato in questi mesi, ha sfidato tutto e tutti; ad un certo punto ha sfidato anche il destino. Il mercato di Gennaio gli ha dato una nuova squadra, ma neanche i nuovi arrivi sono riusciti a salvare una squadra che in tutto un campionato ha segnato la miseria di 17 gol (uno ogni due partite). Per i tirolesi di Pellegrino ora ci sono i play out da giocare contro il Ravenna.
Giallorossi romagnoli che nella giornata di Giovedì si sono visti crollare il mondo addosso. 7 punti di penalità per la presunta combine architettata dal Ds Buffone nella gara contro il Lumezzane. Leonardo Rossi si è trovato a preparare una partita diversa da quella che si era prefissato. Il pareggio, gol di Djokovic per i padroni di casa e pareggio di Gerbino Polo per gli ospiti, non permette al Ravenna di evitare la coda drammatica dei play out. Per i brianzoli un pari che comunquq evita la gogna di una retrocessione diretta e se la vedranno contro i cugini del Pergocrema. Motta ha già fatto tanto, risollevando un gruppo che era ormai spacciato. Ma il difficile viene ora.
Il Pavia, con una doppietta del suo bomber Ferretti (anche se nel primo gol c'è la deviazione di Aya) si salva all'ultima giornata battendo la Reggiana per 2-0. Carbone ha ereditato da Andrissi un gruppo forte che aveva perso la bussola. Il presidente Zanchi ha rilasciato un'intervista ultimamente in cui parla di un progetto ambizioso per il Pavia. Staremo a vedere.
Chiudiamo con la vittoria del Como in quel di Ferrara contro una Spal in disarmo. L'unica nota lieta per gli estensi è stato il ritorno al gol di Cipriani. Proprio i gol di Cipriani sono mancati ad una Spal che era partita con ben altre ambizioni. Se la società riuscirà a trattenerlo e l'attaccante finirà la sua via crucis di infortuni, la Spal il prossimo anno si può preparare ad un grande campionato. Senza dimenticare che il "figliol prodigo" Arma non ha mai disdegnato un ritorno nella città che lo ha lanciato nel grande calcio.

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