1.5.11

Il Monza batte l'Alessandria e continua a sperare: Paganese e SudTirol ora sono ad una sola lunghezza.

Il Monza mantiene accesa la speranza di salvarsi, battendo con merito un avversario di alta classifica. Una calda giornata primaverile dà il benvenuto a Monza ed Alessandria. Le squadre si presentano con le consuete divise, rossa con calzoncini bianchi per i brianzoli e grigia con calzoncini neri per gli ospiti. La partita comincia con un ritmo non molto elevato, ma sono i piemontesi a comandare inizialmente le operazioni. Al 6’ prima conclusione degli ospiti con Artico che calcia a lato un sinistro dal limite. All’8’ grande iniziativa di Pucino sulla destra che salta un paio di avversari e poi crossa in mezzo all’area dove Bondi tenta una torsione aerea senza impensierire Westerveld. Passano altri due minuti ed Artico pesca nell’area avversaria Croce il quale, da posizione defilata, non inquadra la porta. L’Alessandria insiste e, al quarto d’ora, Bondi da sinistra imbecca Artico che conclude al volo senza inquadrare il bersaglio. Il Monza si scuote e si fa vedere al 17’ con un calcio d’angolo battuto da Gambadori per Iacopino che, in tuffo, costringe Servili alla respinta. Dopo un solo giro d’orologio lo stesso Servili è costretto all’uscita per anticipare Dokovic lanciato a rete da Iacopino. È il preludio al vantaggio dei brianzoli. Al 19’, infatti, lo stesso Dokovic, su punizione battuta da sinistra da Gambadori, anticipa tutti ed insacca di testa alle spalle di Servili. Poco prima della mezzora l’Alessandria tenta di imbastire un paio di tentativi per reagire allo svantaggio, prima con Bondi che offre a Scappini il quale non trova l’impatto con il pallone a tu per tu con Westerveld, poi con un’azione personale di Croce conclusa in maniera imprecisa. Dopodichè il Monza controlla agevolmente il tentativo di rimonta, peraltro solo abbozzato, dagli ospiti ed il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni. Nell’intervallo omaggio del pubblico di casa a Roberto Menassi, oggi in grigio ma ci sono quasi centocinquanta partite in biancorosso per lui in cinque stagioni, con l’ex capitano del Monza che si porta sotto la curva “Davide Pieri” per salutare i suoi vecchi tifosi.
La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo. L’Alessandria si riversa nella metà campo dei padroni di casa che tentano delle rapide ripartenze. Al 58’ , dopo un duetto con Croce, Pucino indirizza un cross per Bondi, anticipato di un soffio da Oualembo. Il Monza sembra, però più reattivo e raddoppia al 59’ con Ricci che brucia sullo scatto il diretto avversario Ghinassi, salta anche Servili e deposita nella porta ormai sguarnita. Subito dopo Sarri rivoluziona l’assetto difensivo., inserendo Marchesetti al posto di Ghinassi. Con questo innesto Croce arretra la sua posizione sulla linea dei difensori, Pucino si sposta a sinistra e Barbagli al centro della difesa. Al 70’ una punizione di Iacopino è bloccata senza problemi da Servili. Sul rovesciamento di fronte una potente conclusione di Marchesetti è deviata in corner da un difensore. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Pucino, libero in piena area, non riesce a centrare la porta. Quasi allo scadere Bondi con un colpo di testa costringe Westerveld alla respinta. Il Monza, sostenuto a gran voce dai propri sostenitori, non rischia più nulla e riesce a portare in porto un risultato meritato che permette di mantenere accesa la speranza di accedere ai play-out. L’Alessandria, dopo il quarto d’ora iniziale, ha giocato ben al di sotto delle aspettative.

Fabrizio Pozzi - tuttolegapro.com