Francesco Pepe PAGANI. Il nuovo corso della Paganese potrebbe prendere forma nei prossimi giorni. All'indomani dello sfogo del presidente Raffaele Trapani, che ha manifestato a chiare lettere la volontà di cedere la proprietà del club, comincia a squarciarsi il velo di mistero attorno alla futura composizione della compagine societaria. «Non ho più entusiasmo - afferma il patron liguorino - e mi sembra giusto cedere il passo a chi ha più voglia e forza di portare avanti il progetto calcistico in città». Dichiarazioni inequivocabili che non lasciano spazio ad alcun ripensamento da parte di Trapani, capace di traghettare la Paganese dalla serie D alla Prima Divisione in otto anni di oculata gestione amministrativa, condita purtroppo da due retrocessioni consecutive che hanno spalancato le porte della Seconda Divisione. Non è andato a buon fine nemmeno il forcing dei compagni di cordata a far recedere Trapani dai suoi propositi di abbandono. L'amministratore unico della Paganese non ritornerà sui suoi passi e lascerà il club dopo otto stagioni. Sul futuro della sodalizio azzurrostellato è ora concentrata l'attenzione della tifoseria ma Trapani ci tiene a ribadire che non è assolutamente a rischio la sopravvivenza del calcio professionistico nella città di Sant'Alfonso: «Valuterò con calma ogni possibile soluzione - sottolinea - e poi prenderò la mia decisione. Sono sicuro che la Paganese sarà gestita nel migliore dei modi. Ora il mio compito è esclusivamente rivolto a chiudere i conti della stagione da poco conclusasi in cui ancora una volta non ci sarà alcun debito in bilancio. Chi rileverà la Paganese troverà una società pulita e senza alcuna pendenza». Su questa scia tracciata da Trapani, in giornata arriveranno in città i calciatori per il saldo delle ultime spettanze e la firma delle liberatorie, atto propedeutico per l'iscrizione al prossimo campionato. Intanto si susseguono gli incontri tra Trapani ed il sindaco Alberico Gambino, sceso in campo assieme al consigliere provinciale Massimo D'Onofrio, per convogliare nuove energie economiche attorno al progetto Paganese. Il primo cittadino si dice pronto a sostenere l'attuale presidente: «Con Trapani ci stiamo confrontando - dichiara il primo cittadino - anche perché ci sono ancora margini per convincerlo a ritornare sulla sua iniziale decisione di lasciare il club. La soluzione ideale sarebbe quella di affiancare altri imprenditori a Trapani e ripartire con un progetto vincente». Se il sindaco prova a dialogare con Raffaele Trapani, qualcosa comincia a muoversi dietro le quinte. Sarebbe stato già intavolato un discorso tra l'attuale patron della Paganese ed alcuni imprenditori disposti a proseguire il discorso calcistico in città. Sabato scorso si sarebbe svolto anche un vertice della nuova cordata che avrebbe gettato le basi per rilanciare la Paganese. Ritorna in auge il nome di Vincenzo Calce, già la scorsa estate interessato a rilevare la società assieme ad Antonio Zito e Salvatore Marrazzo. I tre imprenditori, che hanno poi spostato le loro mire calcistiche sul Sapri, ebbero un abboccamento con Trapani ma la trattativa sfumò per il mancato accordo economico tra le parti. Ora lo scenario si ripropone a distanza di un anno esatto. A dar forza al nuovo progetto di Calce, Zito e Marrazzo, ci sarebbe anche Francesco Pugliese La Corte, ex dirigente del Sapri. Rumors parlano anche di un allargamento della futura compagine societaria ad altri operatori economici, tra cui ex dirigenti della Paganese ed imprenditori vicini allo stesso sindaco Gambino ed a Massimo D'Onofrio. La sensazione è che il futuro della Paganese possa essere deciso a stretto giro e c'è anche chi è pronto a giurare sul clamoroso ritorno sulla scena dello stesso Raffaele Trapani.
Il Mattino