3.5.11

Squadra irriconoscibile, si salva Ginestra, giù l'attacco: il pagellone di Danilo Sorrentino.

GINESTRA: Imbattibilità persa, record stagionale sfiorato, ma ancora una volta migliore in campo. Sempre presente l'ex portiere della Ternana, che si fa trovare pronto in due occasioni nel primo tempo con due splendidi interventi. Chapeau per il mea culpa recitato in sala stampa, a nome di tutta la squadra – VOTO 7
URBANO: Senza sbavature la sua prestazione, non subisce più di tanto da Basso ed è bravo anche a far salire la squadra nei momenti più difficili. Crea apprensione anche sugli angolo in zona d'attacco – VOTO 6
FUSCO: Soffre di più rispetto alle altre domeniche. Si lascia sfuggire spesso Cesarini, che fa tanto movimento e non lascia punti di riferimento all'esperto difensore salernitano – VOTO 5,5
RADI: Ci prova su punizione, ma la mira e Conti gli negano la rete. In difesa non è sempre preciso, ma gli va dato merito di aver limitato le folate offensive di Chianese, costretto quasi sempre a ripartire da dietro – VOTO 6
IMPARATO: Un'involuzione inspiegabile, un calciatore che non vive sicuramente un periodo facile, visto che non è la prima gara in cui si becca un'insufficienza. Ci mette la solita grinta, ma non basta. Non occorre solo la corsa, ma anche più incisività in fase offensiva. Deve ritornare presto quello di inizio anno – VOTO 4,5
dal 19'st DI PASQUALE: In campo al posto di uno spento Imparato, ma non riesce comunque a fornire alla squadra un'alternativa diversa. Non si ridesta più dal goal subito a freddo (c'era anche lui a difendere) – VOTO 5
GATTI: Sull'episodio del contropiede non ha potuto stendere il folletto Basso perchè già ammonito. Un movimento in anticipo che sa di errore di grammatica, a dimostrazione di una gara difficile contro un centrocampo spezzino ben organizzato – VOTO 5,5
VICEDOMINI: Gli applausi che hanno accompagnato la sua uscita dal campo testimoniano che il capitano è stato l'unico, dalla cintola in su, a finire tra i "migliori". Prova a ristabilire un po' di ordine, perde la testa nel finale e la sua assenza, unita a quella di Gatti, peserà tantissimo a Gubbio – VOTO 6
SANTARELLI: Forse un po' meglio di Imparato, ma non crea pericoli neppure dalle sue parti, se non il cross sul quale si avventa Macrì dopo neppure un minuto. Soffre meno quando si tratta di difendere, ma offendere non è proprio nelle sue corde. Servirà, però, anche la sua esperienza in questo finale incandescente – VOTO 5
dal 42'st PISANO sv: Un ragazzo 18enne non poteva fare chissà cosa. Bravo comunque Capuano a buttarlo nella mischia.
TORTORI: Ci mette la solita buona volontà e il solito cuore, ma non basta. Nel primo tempo è l'uomo più pericoloso con due occasioni limpide da posizione favorele, ma sfiora soltanto la rete. Nella ripresa cala insieme alla squadra, l'ingresso di Cortese lo costringe a giocare ancora più lontano dalla porta – VOTO 5,5
FERRARO: La sua gara è fatta di continue spizzate, sponde che non hanno un destinatario preciso e tante botte prese. Non un tiro in porta, se non una velleitaria conclusione nel primo tempo. Nelle altre partite dava una grossa mano alla squadra, contro lo Spezia, invece, non riesce a dare il meglio di sè. Servono i suoi goal – VOTO 4,5
MACRI': Unico spunto dei suoi 45' è il colpo di testa che Conti e il palo mandano in angolo. Tutto qui. Troppo poco per un calciatore che ha guardato le ultime partite dalla panchina e che si ritrova quasi per caso in campo. Doveva "mangiarsi" anche l'erba e invece in bocca gli resta solo l'amaro – VOTO 4,5
dal 1'st CORTESE: Vedasi per l'ex attaccante del Foggia lo stesso giudizio di Macrì. La sua gara è un continuo pestarsi i piedi con Ferraro, non si registra neppure un suo tiro in porta o uno spunto degno di nota. Unica attenuante: il lungo infortunio, che gli ha fatto perdere il ritmo partita – VOTO 4,5

Danilo Sorrentino - paganese.net