Momenti come questi, in otto anni alla guida della societá, il presidente della Paganese Raffaele Trapani ne ha vissuti tanti. E alla fine è riuscito sempre a venirne fuori, grazie alla sua tenacia, al suo ottimismo, anche se questa volta ammette che è dura. Due parole che sintetizzano uno stato d’animo che però lascia spazio, com’è nel suo carattere, ancora alla speranza. "Ci siamo complicati la corsa ai playout non a Gubbio, dove la sconfitta ci può stare ma in casa con lo Spezia. Non dovevamo mai perdere quella partita. Alla vigilia eravamo abbagliati dalla possibilitá di raggiungere e superare il Pergocrema in classifica per agguantare la quart’ultima posizione e - come si dice? - chi troppo vuole, nulla stringe. Non riuscendola a vincere dovevamo capire che almeno non dovevamo perderla e invece la troppa foga ci ha penalizzato". E’ un Trapani scuro in volto, ma non rassegnato. Anzi. "Piangere sul latte versato non serve, bisogna guardare avanti".
Il presidente non s’aggrappa agli sviluppi del "caso Ravenna": "Per me il futuro si chiama Sud-Tirol, il nostro prossimo avversario che dobbiamo battere con tre assenze importati come Fusco, Vicedomini e Tortori. Ciò rende ancora più ardua l’impresa: non solo dobbiamo vincere per due a zero ma attendere, speranzosi, il risultato del Monza". Da soli le imprese sono impossibili, perciò ancora una volta il presidente Trapani lancia un appello alla cittá: "I paganesi che non hanno nulla da invidiare alle altre tifoserie ora dovranno compattarsi e creare quell’ambiente caldo e passionale dei grandi appuntamenti. Con il Sud Tirol è come se si giocasse una prima gara dei play-out . Sono ottimista come lo sono sempre stato: la nostra partecipazione agli spareggi - al di lá di ogni altro discorso - è legata ad un filo sottilissimo a cui doverci aggrappare. Dobbiamo pensare a fare il nostro dovere e per questo m’aspetto che tutti gli sportivi che amano la Paganese domenica siano al nostro fianco". La sua carica la fará sentire, forse, giá oggi alla ripresa della preparazione della squadra.
La Città di Salerno - Peppe Nocera