15.6.11

L'imprenditore Di Stanislao si allontana.

Era sembrato tutto troppo semplice, tutto troppo perfetto, senza alcun intoppo. Invece dinanzi alla concretezza, la trattativa con Paolo Di Stanislao, s’è sciolta come un gelato al primo caldo d’estate. Le sensazioni raccontate in questi giorni si sono trasformate in certezze in queste ore, con la conferma anche di Trapani che si è trovato di fronte al nulla, nell’atto di portare a termine il passaggio. Di Stanislao doveva in questi giorni mettere mano al portafogli e pagare una prima rata, oltre alle sostituzioni delle fidejussioni. Niente di tutto questo con Trapani che ha dovuto gioco forza ricredersi sull’acquirente che s’è rilevato un autentico bluff. Sembrava tutto troppo scontato e come sempre in queste situazioni, bisogna andarci con i piedi di piombo, così a quasi un mese dall’annuncio di Trapani di lasciare la guida societaria, la prima vera trattativa, basata come s’è visto solo sulle chiacchiere, è naufragata con tutto il progetto Di Stanislao e soci.
Dire soci è un eufemismo, poichè proprio questi sono venuti a mancare nel progetto del broker abruzzese che s’è presentato come si dice, all’altare senza le fedi nuziali. Un matrimonio da single, quello che voleva realizzare Di Stanislao che s’è ritrovato con un pugno di mosche in mano. Ora però sfumata la pista Di Stanislao, a 15 giorni dal termine ultimo per l’iscrizione in Seconda Divisione siamo al punto di partenza. Chi spera che Trapani provveda in extremis a salvare capra e cavoli si sbaglia, come più volte ha ribadito. Oggi appuntamento a Roma, tra Alberico Gambino, Massimo D’Onofrio e l’imprenditore laziale invitato a sedersi al tavolo della trattativa per coinvolgerlo nel piano rilancio della Paganese. Nulla è dato sapere sul misterioso personaggio dell’alta imprenditoria capitolina chiamato al capezzale della societá.

La Città di Salerno - Peppe Nocera