15.6.11

Incognita Paganese, Trapani minaccia di non iscrivere il club.

Francesco Pepe PAGANI. Il futuro della Paganese è sempre più nebuloso. A poco meno di venti giorni dalla scadenza per l’iscrizione al campionato di Seconda divisione, le parole di Raffaele Trapani risuonano forte nelle orecchie dei tifosi azzurrostellati che temono la scomparsa del club dal panorama del calcio professionistico: «In assenza di nuove forze imprenditoriali che possano subentrare all’attuale proprietà - dichiara il dimissionario presidente della Paganese - la squadra non sarà iscritta al campionato». Un monito forte che ha scatenato il dibattito in città. La delusione per le due retrocessioni consecutive è cocente ma sono in pochi a credere che il presidente più vincente della storia azzurra possa macchiarsi del fallimento sportivo del sodalizio liguorino. La voglia di mollare è stata manifestata in più occasioni e finora non c’è stato alcun dietrofront di Trapani, nonostante i tentativi dei suoi compagni d’avventura per convincerlo a ritornare sui suoi passi. Lo spettro dell’esclusione dalla Lega Pro aleggia minaccioso sul futuro della Paganese. Non si intravedono infatti spiragli positivi sul fronte societario e la situazione sta precipitando. Il broker Paolo Di Stanislao sembra essere uscito di scena, confermando le indiscrezioni che volevano l’ex presidente del Lanciano come artefice di un grande bluff. L’ultimatum del patron Trapani è caduto nel vuoto e le parti non si sono più confrontate dopo un primo approccio in cui Di Stanislao aveva fornito numerose garanzie verbali. Guai però a parlare di soldi, al momento di concretizzare l’acquisto della Paganese l’intermediario di una fantomatica cordata romana ha preso tempo e rinviato ogni successivo incontro con Trapani che aveva chiesto precise garanzie economiche. La trattativa è naufragata inevitabilmente, non senza un sospiro di sollievo della tifoseria che aveva sempre nutrito dubbi sulla figura di Di Stanislao, una sorta di habituè di false promesse e improvvise fughe repentine nel momento clou. Difficile trarre in inganno Trapani, da sempre vigile alla salvaguardia dei bilanci. La sana gestione amministrativa di Trapani e soci è la carta invece che potrebbero giocarsi il consigliere provinciale Massimo D’Onofrio e il sindaco Alberico Gambino per fare breccia nel cuore del facoltoso imprenditore capitolino individuato per rilanciare la Paganese. I due politici cittadini saranno in serata a Roma per una cena con il mister X della situazione, già in passato alla guida di una società di Lega Pro e sulla cui identità c’è il massimo riserbo. È questa l’unica pista per dare un futuro alla Paganese, a meno di clamorosi ripensamenti di Trapani.

Il Mattino