Entro il 15 giugno la Paganese avrá una nuova proprietá: questa, la scadenza fissata dal presidente Raffaele Trapani, per chiudere la sua era e riaprirne una nuova. Il viaggio a Firenze presso gli uffici della Lega per sbloccare le proprie fideiussioni e chiudere tutti gli adempimenti economici della sua gestione, rappresenta l’ultimo passaggio burocratico prima di passare la mano. Il massimo esponente azzurrostellato è stato chiaro: "Entro il quindici di questo mese penso di definire le varie trattative che sono in corso, in un senso o nell’altro". Il quadro sembra chiaro come anche il messaggio lanciato a chi oltre al broker abruzzese Di Stanislao fosse interessato a rilevare la societá. Le trattative in piedi o nascenti sono tre. La più concreta è quella riconducibile all’ex presidente del Lanciano Paolo Di Stanislao che a capo di un gruppo di imprenditori laziali ha da una settimana incontrato più volte il presidente Trapani e lo fará anche in questa, forse venerdì, per definire ulteriori dettagli e chiudere se ci sono tutte le condizioni per chiudere la trattativa.
La seconda nasce dall’interesse del consigliere provinciale paganese Massimo D’Onofrio e di quello regionale Alberico Gambino di proporre a Trapani alcuni imprenditori locali del ramo edile e non pronti ad intavolare un discorso sul progetto Paganese. Con questi ultimi, giá sabato ci doveva essere il primo faccia a faccia, poi saltato per impegni dell’imprenditore laziale che oggi dovrebbe, incontrandosi con D’Onofrio a Roma, fissare l’appuntamento con il presidente Trapani nel corso di questa settimana.La terza è ancora nell’ombra con un personaggio non paganese interessato alla societá azzurra, anche se sembra al momento la meno percorribile. Delle tre ipotesi, emerse in queste tre settimane come detto, la più concreta è quella di Paolo Di Stanislao. L’imprenditore trapiantato a Roma ha giá bloccato il direttore sportivo Gigi Pavarese.
La Città di Salerno - Peppe Nocera