20.7.11

Paganese, il diggi D'Eboli: "Solo calciatori motivati".

"Chi verrá alla Paganese dovrá sposare in pieno il progetto, perciò sceglierò gente che conosce bene l’ambiente, perché non è da tutti giocare a Pagani, dove c’è un pubblico competente ed esigente". Questo l’identikit che ha tracciato il direttore generale Cocchino  D’Eboli per chi vorrá indossare la casacca azzurrostellata. Da quando s’è insediato sulla poltrona più importante della dirigenza della Paganese D’Eboli s’è buttato a capo fitto nel nuovo impegnativo compito: costruire una Paganese tutta grinta e con la voglia di riscattare le ultime delusioni stagionali per riportare fiducia in un ambiente depresso ma allo stesso tempo riconoscente verso la societá che nonostante, trattative e possibili cambi societari è rimasta comunque fedele alla sua missione, ossia mantenere in vita la Paganese nel suo ottantacinquesimo anno di attivitá calcistica.
Questa volta D’Eboli è costretto a lavorare con un nemico in più: il tempo che scorre inesorabile verso la scadenza del 25 luglio, data della partenza per il ritiro di Acquasanta Terme. Per la settimana prossima ci si augura di mettere a disposizione del tecnico Gianluca Grassadonia, maggior indiziato a sedere sulla panchina della Paganese il settanta, l’80% della rosa da integrare strada facendo. La nuova Paganese avrá una connotazione retrò con alcuni calciatori che in stagioni passate hanno giá calcato l’erba del "Torre", prossimo al restyling, per seguire quel marchio di fabbrica impresso da direttore come componente da evidenziare in questa stagione. Se tra i pali Petrocco deve definire solo dei dettagli per ritrovarsi il numero uno addosso dopo la fantastica cavalcata del 2007, altri due ex compagni potrebbero fargli compagnia: Andrea Tricarico e Francesco Scarpa. Il centrocampista calabrese non ha escluso nulla, facendo trapelare il suo interesse a determinate condizioni. L’ attaccante deve risolvere prima il contratto che lo lega al Taranto. "Sono e sarò sempre riconoscente alla Paganese, se sono arrivato a giocare in serie B, lo devo alla rinascita avvenuta calcisticamente a Pagani, la categoria non è un problema".

La Città di Salerno - Peppe Nocera