PAGANI. La Paganese alza la voce facendo sentire il proprio disappunto in merito all’arbitraggio di Perugia del signor Rocca di Vibo Valentia. Una direzione che - a dire della societá azzurrostellata - ha condizionato la sfida del "Curi" penalizzando la Paganese in alcune decisioni con errori anche marchiani.
In modo deciso fa sentire la sua voce e quella della societá il dg Cosimo D’Eboli, al quale non è andata proprio giù la direzione del fischietto calabrese
«Siamo stati penalizzati dal direttore di gara, non m’è piaciuto il
modo di arbitrare, con delle decisioni che soprattutto nel secondo
tempo, erano a senso unico per i padroni di casa. Poi credo che
nell’occasione del primo rigore, netto per me, visto che il difensore del Perugia dopo il petto ha toccato il pallone con il braccio, l’arbitro rimangiandosi la decisione ha innervosito la mia
squadra con successive espulsione dei nostri due allenatori. Ha poi
commesso un errore tecnico ancor più grave, non assegnandoci
l’angolo. Il 2-1 di Tozzi Borsoi è viziato
da un controllo con il braccio. Infine ho assistito nel tunnel
degli spogliatoi a comportamenti non proprio pertinenti, se così li
vogliamo definire, tra tesserati di casa e terna arbitrale».
Un D’Eboli visibilmente amareggiato ha giá mosso le pedine giuste convocando l’avvocato Chiacchio che ha inviato un dossier sulla gara agli organi competenti, sull’errore dell’arbitro, oltre a presentare il ricorso contro le due giornate di squalifica comminate al tecnico Grassadonia.
Tanta amarezza ha lasciato la sfida con il Perugia ma anche una certezza. " Abbiamo avuto la prova della forza della Paganese, e questo è un dato inconfutabile, abbiamo giocato alla pari con questo Perugia. Ora sotto con la Vibonese per riprendere il cammino da vertice».
Peppe Nocera - La Città di Salerno