17.9.11

Tra l'incudine e il martello, momenti di riflessione.

Non so in quanti ipotizzavano una Paganese così fortemente protagonista del torneo, certo è che la squadra che si sta lentamente compattando, seppur con imperfezioni anche pericolose, sembra la classica squadra d’alta classifica. Serafica, sorniona pronta a colpite al momento giusto senza farsi prendere da pericolose tentazioni di aggredire l’avversario a testa bassa. Atteggiamento proprio delle squadre votate a vincere, sicure di se senza essere spavalde. L’unico problema è appunto quello di poter trasformare la sicurezza in supponenza. La sfida con i grifoni di Perugia arriva probabilmente al momento giusto e si presenta come una prova di maturità. Sembrerebbe presto, ma invece è la gara che ci potrà dare una idea della reale consistenza della squadra, della sua anima e delle capacità di tecnico e giocatori di gestire un impegno affascinante e difficile per le aspettative che interessano soprattutto il Perugia. La curiosità per l’esito della partita cresce di ora in ora come la consapevolezza che la Paganese se la va a giocare. Da quello che abbiamo visto sinora mi attendo una Paganese capace di tenere il campo e tentare sortite offensive che potrebbero far male. Entrambe le squadre si sono dotate di un potenziale offensivo di tutto rispetto e forse la svolta della gara la potranno dare le due difese: concentrazione e compattezza questo si chiederà a Fusco e Rinaldi. La vetta della classifica grida Paganese, l’eco di quest’urlo dovrà risuonare forte anche lunedì sera.

Carlo Avallone per paganese.it