21.11.11

Una vittoria che mette a tacere tutti.

Finalmente. Quello che ci voleva, quello che tutti alla vigilia, se non prima ancora, avevamo auspicato. Sono tre punti che consentono alla Paganese di riprendere la corsa verso le prime due posizioni in classifica.
Avevamo temuto il peggio, anche in tribuna stampa, quando il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore per fallo di mano in area di Morello. Abbiamo temuto il peggio perchè sembrava che in campo stesse per andare in scena il remake di qualche film già visto nelle ultime gare di campionato: gol della Paganese che, poi, per qualche assurdo motivo, non riesce a mantenere il vantaggio, consente agli avversari di pareggiare e – nel più drammatico dei finali – addirittura deve soccombere alla fine della partita.
Fortunatamente non è stato così oggi. Non è stato così anche grazie a un intervento miracoloso di Petrocco, che ha prontamente respinto l'insidioso calcio di rigore di Varriale. Non è stato così perchè la squadra di Grassadonia ha disputato un buon primo tempo, riuscendo, nella ripresa, quando il ritmo è calato, ad amministrare il vantaggio egregiamente. Due legni si sono intromessi tra la Paganese e la strada verso il raddoppio: due i pali colpiti dagli azzurro-stellati prima con Morello e poi con Tricarico.
Il cielo è sempre più blu: è d'obbligo intonare la canzone a fine gara. Sono note che mettono d'accordo tutti: gli ipercritici, quelli che dopo una vittoria così hanno ancora da recriminare su qualcosa; gli entusiasti, quelli che badano al sodo e guardano solo ai tre punti conquistati in una partita; quelli che si esaltano per una vittoria e ci vedono già promossi e a dar filo da torcere in chissà quale campionato...
Sono le note della vittoria, quella che mancava da due gare casalinghe consecutive. Sono le note che coloro che domenica andranno in trasferta a Catanzaro sperano di poter intonare dalle auto al ritorno: la trasferta è a dir poco impegnativa e, proprio domenica, si potrebbe approfittare della giornata di riposo de L'Aquila.

Barbara Ruggiero per paganese.it