Con onore abbandoniamo la Coppa Italia dopo una gara forse compromessa dall’uno-due nel finale di primo tempo che ha segnato il sorpasso e che ha messo nelle condizioni gli azzurri di rincorrere, senza riuscire nell’impresa di raggiungere i supplementari. Ancora fatale dunque l’Andria, per i nostri colori nella manifestazione tricolore, dopo la sconfitta nel girone eliminatorio estivo.
Nonostante tutto s’è ritornato in queste ore a parlare di calcio giocato, dopo aver regolato in un angolino la vittoria contro il Melfi che permette alla Paganese di ritornare al secondo posto in una gara tutt’altro semplice contro un manipolo di giovani la cui età è stata anche il limite di una formazione che s’è sbriciolata dinanzi alle giocate di calciatori d’esperienza e di classe superiore come Scarpa e Fava ritornato al gol insieme al suo gemello Luca Orlando che ha timbrato il decimo centro stagionale.
Tutte argomentazioni passate in secondo piano dopo lo sfogo di Grassadonia, che ha diviso la tifoseria e lanciato un sasso nello stagno azzurro che non dovrebbe scandalizzare nessuno né sentirsi offesi.
Ha affermato la verità sulla questione tifosi: sono pochi, e non so il perché, da chi si aspettava e conosceva Pagani come una piazza calorosa, soprattutto con una squadra al secondo posto.
Sono meno d’accordo quando dice che questa è una squadra che sta andando oltre le previsioni: assolutamente, è un gruppo costruito per stare lassù e lui ne era consapevole nel primo giorno che è venuto a Pagani, altrimenti una società non gli mette a disposizione gente come Scarpa, Galizia, Fava, Petrocco, Tricarico, Rinaldi che sono calciatori di categoria superiore.
Questione stadio: forse si poteva fare qualcosa di più e prima da parte delle istituzioni? Forse si, forse no. Non lo so, comprendo solo le esigenze di una società costretta a non poter attuare quelle ristrutturazioni essenziali, manto erboso e tribuna coperta, ed economicamente vantaggiose per il club senza una certezza di aver in gestione la struttura.
La società ha smentito poi le voci di possibili smantellamenti a gennaio come ha ribadito il direttore tecnico Raiola intervenuto in “Alè Paganese” ospite del collega Raffaele Consiglio con un eloquente dichiarazione: “Ci siamo, raddoppiamo e vinciamo”.
Peppe Nocera per paganese.it