15.12.11

Vincere per ritrovare la fiducia.

Ci avviamo verso l'ultima gara del 2011, anno che ha riservato alla tifoseria azzurrostellata l'amarezza di una seconda retrocessione difficile da metabolizzare. Di acqua sotto i ponti ne è passata ma la bandiera della nostra Paganese è ancora lì, a sventolare nelle zone alte della classifica in cerca di un nuovo rilancio e di un immediato riscatto che proietti nuovamente la magica stella in Prima Divisione. Il derby con l'Arzanese sarà anche l'occasione per tracciare un primo bilancio del lavoro svolto, tra numerose difficoltà e tra tanti sacrifici, dai dirigenti, dallo staff e dai calciatori. La tabella di marcia è stata rispettata in pieno. La classifica della squadra di Grassadonia è in linea con i programmi iniziali. La vetta è distante sei lunghezze ma va rimarcato come la Paganese non si sia mai sganciata dal lotto delle pretendenti alla promozione. Il rammarico per qualche punto lasciato per strada non va sottaciuto. Le sconfitte di Perugia e Catanzaro sono difficili da digerire, così come il pareggio con la Neapolis o il tonfo interno con il Chieti. Incidenti di percorso che però non inficiano il valore di un gruppo che può regalare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi. Il girone di ritorno sarà caratterizzato da sfide infuocate e da incroci di calendario che laPaganese dovrà sfruttare al massimo per rosicchiare punti ed evitare così la lotteria dei play off. La società è pronta a sostenere altri sacrifici per rinforzare l'organico di Grassadonia, magari privandosi di pedine che hanno deluso le aspettative. Si continuerà a perseguire la politica degli under, scelta coraggiosa e diretta a garantire continuità al calcio in città. Non aspettatevi grandi colpi ma innesti mirati, capaci di dare alla Paganese qualità in alcune zone del campo dove sono emerse lacune. Per il mercato c'è ancora tempo (ma le varie trattative sono già ben avviate), resta da concentrarsi solo sul derby con l'Arzanese. Mancheranno Fusco e Pepe, assenze pesanti nello scacchiere tattico azzurrostellato. Contano però i tre punti per chiudere un anno amaro per tante vicende ed avviarci alla ripresa del torneo con maggiore fiducia. Mi preme poi rivolgere un apprezzamento per l'iniziativa intrapresa dai dirigenti per favorire l'afflusso di giovani studenti sugli spalti del Torre. E' un segnale importante, l'ennesimo di apertura ad una città sempre più fredda e distaccata dai colori azzurrostellati. Chissà che l'entusiasmo dei più piccini non sia da stimolo per ricominciare a sognare un futuro degno del blasone della Paganese.

Francesco Pepe per paganese.it - rubrica Un pizzico di...Pepe.