Paganese e Perugia è la partita dei numeri uno, intesi come Robertiello e Giordano che per 90 minuti danno spettacolo e mettono la firma su uno zero zero tutt’altro che noioso. Su un campo buono per una partita di Seconda categoria infatti il Perugia
gioca una partita grintosa e con la personalità della capolista ma al
90′ in fondo al sacco c’è solo un punto. «Solo» si fa per dire visto che quello di Pagani si conferma un campo difficile (e lo sarà per tutti) e la Paganese una squadra ostica e di qualità.
Alla fine dal «Marcello Torre» esce un pareggio giusto che vale tanto e
che serve al Perugia per allungare a 14 la striscia di risultati utili consecutivi. La Paganese invece rimane invece distante dal treno buono per la promozione diretta mentre l’Aquila, pareggiando 2-2 con l’Arzanese, rimane a 5 punti dal Perugia.
Russo non ce la fa Contrariamente a quanto previsto alla vigilia Russo non ce la fa e quindi in difesa
biancorossa è emergenza con Battistini costretto a schierare Pupeschi
centrale. Esperimento perfettamente riuscito. In avanti ancora fiducia a
Ferri Marini che prende il posto di Moscati insieme a Clemente dietro a Tozzi Borsoi unica punta. Dalla sua Palumbo deve rinunciare, nel suo 4-4-2, al fantasista Scarpa, al difensore Fusco e al portiere Petrocco. Il «Marcello Torre» è spelacchiato e gibboso tanto che spesso, nei primi minuti, anche gente coi piedi raffinati come Borgese e Benedetti faticano non poco a costruire geometrie palla a terra. Se aggrediti i campani in difesa soffrono tanto che al 9′ sono brividi con un colpo di testa ravvicinato di Tozzi Borsoi che Robertiello, anche se l’arbitro segnala fuorigioco, respinge con un grande intervento.
Grinta biancorossa La partita è scorbutica con un Perugia attento in difesa, grintoso e che sceglie di pressare alto gli avversari e così, al 21′, arriva il primo tiro biancorosso con una girata al volo di Clemente
che finisce in curva. Lo stesso Clemente che al 26′ viene bloccato per
un sospetto fuorigioco, forse fischiato ingiustamente, mentre se ne
stava andando tutto solo verso la porta ben servito da Margarita. In
mezzo ci sta la sortita di Fava con un tiro debole al 23′ mentre intorno al 30′ il match si infiamma.
La partita si infiamma I campani protestano duramente per un contatto di mano di Pupeschi avvenuto al limite con l’arbitro che sceglie per la punizione. Questione di centimetri. Due minuti più tardi il Perugia ha in contropiede l’occasione per sbloccare il match, se non fosse che nella porta campana c’è un Robertiello super che prima, con il ginocchio, sputa fuori un tiro ravvicinato di Tozzi Borsoi e poi, sulla respinta, chiude la porta alla botta di Ferri Marini. Il Perugia spinge mostrando personalità su un campo difficile, in tutti i sensi, e così al 38′ Benedetti serve di testa l’ex Ternana che dal dischetto del rigore gira al volo di destro: la potenza c’è, la precisione no.
Brividi biancorossi Il rientro dagli spogliatoi per il Perugia è di quelli da brivido. Dopo appena trenta secondi Fava e Neglia scambiano al limite, il primo si inventa una palombella di sinistro e così serve un colpo di reni eccezionale di Giordano per mettere la palla in angolo. Il Perugia arretra e così all’8′ è solo il fischio di Bruno a negare il gol alla Paganese: Pepe spara da pochi passi ma trova ancora un Giordano in stato di grazia e poi, sul secondo tiro di Orlando, il guardalinee alza la bandierina e non convalida il colpo di testa da due passi di Galizia. Il Perugia prova a ripartire in contropiede, cosa che fa bene al 14′ dopo una palla rubata a centrocampo e portata fino al limite da Tozzi Borsoi che tenta la fortuna di destro. Palla in curva. Battistini cambia modulo facendo arretrare Clemente a supporto di Tozzi
Borsoi e Margarita ma al 16′ si soffre ancora quando Bruno vede bene e
non assegna rigore bensì una punizione dal limite che i campani sprecano
malamente.
Panico Margarita Dopo venti minuti le squadre si allungano e la partita si fa divertente con un Margarita che messo lì davanti semina il panico. L’ex Giulianova divora il gol
del vantaggio sparando da pochi passi su un Robertiello che al 23′
conferma come Paganese-Perugia sia la partita dei numeri uno: Clemente illumina il gioco servendo Margarita e arriva un diagonale destro che il portiere campano mette in angolo parando di piede. Dal 10′ intanto era finita la partita di uno spento Ferri Marini mentre al 27′ inizia quello di Bueno che prende il posto di Margarita. Paganese e Perugia sono ormai spezzate e la partita vive di fiammate con due squadre che tutto sommato, quando mancano pochi minuti alla fine, si accontentano di un pareggio che serve più al Perugia che alla Paganese.
Daniele Bovi - www.umbria24.it