Un pareggio bagna il debutto di Palumbo sulla panchina azzurrostellata
La prima volta? Non si vince mai! Le cugine salernitane di Seconda divisione Lega Pro, Paganese ed Ebolitana, cambiano il vecchio adagio e salutano con due pareggi i debutti “rispettivamente” di Pino Palumbo sulla panchina liguorina e di Claudio Anellucci quale nuovo direttore generale biancazzurro.
Per l’allenatore di Venosa, al ritorno alla guida tecnica della formazione della famiglia Trapani all’inizio della scorsa settimana al posto del dimissionario Gianluca Grassadonia, il pareggio per 2-2 conquistato ieri sul campo dell’Isola Liri (terzultima della classe) non può esser certo salutato come un inizio esaltante. Una brusca frenata nella corsa ai play-off, unico obiettivo possibile ormai rimasto agli azzurrostellati, ora che il Perugia (che la Paganese ospiterà domenica prossima al Torre) ha fatto capire a tutti di viaggiare con un passo superiore in vetta (malgrado né L’Aquila né Vigor Lamezia sembrano intenzionate a mollare),
Un pari dal sapore diverso, invece, è quello conquistato dall’Ebolitana nel derby del Dirceu contro la Neapolis. La gara ha tenuto a battesimo Claudio Anellucci, nuovo direttore generale del sodalizio retto da Armando Cicalese. Il procuratore di Edison Cavani ha trascorso l’intera giornata con la truppa guidata da Mimmo Giacomarro. Ha fatto colazione con la squadra, incitato i calciatori e lo staff tecnico sin dal mattino. Poi, nell’immediato pre-partita, un breve summit negli spogliatoi. Poche parole, quelle che servivano, per dare ulteriore enfasi ad una sfida, poi pareggiata per 1-1, che diventa però un punto di (ri)partenza importante nella corsa dell’Ebolitana verso la salvezza. Un obiettivo da inseguire con caparbietà , attingendo dall’esperienza di un uomo di calcio come Anellucci e dalla grinta di un tecnico come Giacomarro, mai rassegnatosi alla resa, neppure nei giorni di quell’assurdo allontanamento dalla panchina. I tifosi sono con la squadra, ieri l’hanno applaudita in modo convinto, ma hanno anche esternato il proprio pensiero con un emblematico striscione: “Rispondo presente aspettando un vero presidente”.
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