Dopo il caso sulle presunte dimissioni, attorno alla Paganese, la sensazione è un po’ quella di un mister Palumbo separato in casa, in qualche modo costretto a rimanere per il bene di Pagani, e per non buttare nel panico l’intera tifoseria, nella speranza di salvare il possibile, e cercare di arrivare ai tanto agognati playoffs. Il mister liguorino, più volte aveva rilasciato dichiarazioni sulla scarsità di ricambi e soluzioni nell’organico a propria disposizione, e aveva chiesto, seppur “a bassa voce”, rinforzi adeguati sul mercato.
Non si può, dimenticare, a questo punto, che il mancato mercato di dicembre è dovuto ad una situazione societaria ben poco tranquilla, e che le dimissioni dell’ex tecnico Grassadonia, sono state causate soprattutto da tale crisi. Ben più amara, invece, sembra essere la situazione dell’intera rosa azzurrostellata. Il gruppo, sembra aver perso la grinta e la determinazione di un tempo, ed è diventata di una fragilità disarmante: alla prima difficoltà, la squadra si piega su sé stessa, senza dare l’idea di poter reagire e ribaltare partite iniziate in salita. Un vero e proprio crollo, anche emotivo, mostrato nelle ultime due partite, contro Vigor Lamezia e Aprilia. Ora resta da capire quali possono essere le reali ambizioni della Paganese. Si continua a parlare da mesi di playoff come obiettivo minimo da raggiungere, ma appare incomprensibile l’utilità di arrivare alla “post-season”in queste condizioni,da vittime sacrificali. Questo lo sa bene Palumbo, che ha provato a tirarsi fuori, troppo tardi però, e che ora deve cercare di ritrovare stimoli (lui stesso), e farli ritrovare alla propria formazione. Promozione, salvezza o fallimento, anche i tifosi più indulgenti chiedono una sola cosa: la dignità, da salvare in nome del proprio club e della propria città.
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