Anche dalla curva nord, poco prima del fischio d’inizio, si intravede uno striscione che recita: “C’è solo un presidente, fiero leale e innocente”, scandito da cori e applausi. Al suo ingresso in campo, annunciato con trepidazione dallo speaker, si leva una standing ovation che coinvolge tutti i settori del “Marcello Torre”. I 500 supporters azzurrostellati accorsi ieri allo stadio per il match interno con il Campobasso sono tutti con lui: non lo avevano abbandonato, del resto, neppure nei giorni più bui delle vicissitudini giudiziarie, quelli dell’inchiesta “Linea d’ombra” che è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera.
Elegante ma scravattato, con abito
gessato su camicia bianca, il massimo dirigente azzurrostellato, come
previsto, va in panchina al fianco del proprio allenatore Pino Palumbo
e dei calciatori “a disposizione”, e soffre insieme a loro fino al
grido di gioia al triplice fischio dopo 6, lunghissimi minuti di
recupero.
Liberatorio l’abbraccio con cui Raffaele
Trapani stringe il match winner di giornata Dino Fava. A fine partita
tutta la squadra corre ad abbracciarlo per una foto di gruppo
all’insegna di un ritrovato entusiasmo.Stefano Masucci - resport.it