Una potenzialità inespressa quella di Elio Nigro (26), difensore
che ha concluso la stagione con la Paganese dopo averla iniziata ad
Eboli. A Gennaio il passaggio con gli azzurro-stellati dopo
l’aggressione subita da alcuni pseudo tifosi dell'Ebolitana. Qualità mai
completamente dimostrata dal difensore che dopo l'esperienza con il
Napoli da giovanissimo e le vicissitudini con il Benevento in C2,
stagione 2006-2007, è stato costretto a ripartire dalla Serie D a Sapri
dopo un anno di inattività. Poi la progressiva scalata, prima vestendo
la maglia del Messina sempre in D, poi il salto in Lega Pro con
l'Ebolitana ed infine l'approdo a Pagani culminato con la promozione in
Prima Divisione. Il rapporto con gli azzurrostellati pronto a
rinnovarsi, così come ha spiegato Nigro in esclusiva a TuttoLegaPro.com:
Buonasera Nigro, complimenti per la promozione e per il finale
di stagione che é stato in crescendo nonostante lei sia stato spesso
utilizzato fuori ruolo..
"Grazie, si ho avuto qualche difficoltà all'inizio, perché il mio
ruolo naturale è quello di difensore centrale, ma il mister Palumbo,
visto che a centrocampo eravamo pochi, mi adottò’ sulla mediana. Ho
impiegato un po' di tempo per abituarmi ma alla fine ci sono riuscito".
Lei e la Paganese, un matrimonio che si rinnoverà?
"Non abbiamo ancora raggiunto un accordo definitivo ma
credo non ci siano problemi. Ho già ricevuto rassicurazioni da parte di
mister Grassadonia, un tecnico che stimo tantissimo perche è preparato
ed una persona serissima".
Ora potrebbe iniziare per Lei un discorso importante....
"Si, la Prima Divisione è una categoria prestigiosa, spero possa
essere un trampolino di lancio.... Magari riprendere un discorso
interrotto qualche anno fa".
Come mai un calciatore di belle speranze come lei non è arrivato ai vertici del calcio?
"Il mio problema è quello di non aver mai avuto un agente FIFA che
mi abbia realmente seguito, una persona che mi consigliasse. A Napoli
arrivai che ero giovanissimo e feci alcuni errori, così come a Benevento
quando mi feci male. La società giallorossa mi voleva in
compartecipazione ma il Napoli non accettó la formula, litigai allora
con il diesse Marino e finii con il rimanere fermo un anno, avevo anche
pensato di smettere di giocare a calcio. Poi il direttore Ciccarone mi
volle a Sapri in Serie D, poi Messina, Eboli ed infine Paganese”.
Oltre la Paganese, ci sono stati altri contatti?
"Si, sono fatte avanti squadre come Hinterreggio e Ancona ma la priorità per me rimane la Paganese".
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