12.6.12

Patron Trapani, dalle ombre dell'arresto alle lacrime di gioia: "Paganese, ora sogno la B"

“Il presidente è la nostra forza”. Cocchino D’Eboli, direttore generale e padre putativo della Paganese che ha riconquistato la Prima Divisione, non ha mai smesso di rimarcare il ruolo fondamentale di Raffaele Trapani.
Per il patron la gioia della promozione arriva al culmine dei mesi più difficili della sua vita. Le note vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto il massimo dirigente azzurrostellato hanno finito, infatti, per influire negativamente anche sul cammino della squadra che, ormai da anni Trapani porta avanti.
Indagato nell’ambito dell’inchiesta ‘Linea d’ombra’, il filone giudiziario che coinvolge tra gli altri l’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino, il presidente della Paganese è stato nei mesi scorsi anche destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare. Sono stati quelli i giorni più brutti per il presidente e per una squadra ritrovatasi improvvisamente senza quel punto di riferimento che anche in questa stagione, dopo l’amarissima retrocessione di un anno fa, aveva costruito una squadra pronto per riprendersi immediatamente la terza serie.
Rimesso in libertà in attesa dell’evoluzione delle vicende giudiziarie presso il tribunale di Nocera Inferiore, Trapani tornò subito al campo al fianco di quella squadra che dopo un inizio strepitoso aveva improvvisamente smarrito la strada della promozione.
E non è un caso che il ritorno del patron in panchina fu coinciso proprio con la vittoria con cui la Paganese, allora allenata da Pino Palumbo, si rimise in carreggiata per agguantare quantomeno un piazzamento in zona play-off. La Paganese ha rischiato di rovinare tutto proprio in seguito a quel periodo nero che, in assenza di Raffaele Trapani, aveva portato alle dimissioni di Gianluca Grassadonia, altro riferimento imprescindibile di un progetto studiato a tavolino nei minimi dettagli dal dg Cosimo D’Eboli e dal direttore tecnico Filippo Raiola la scorsa estate. Un lavoro certosino che ha portato i suoi frutti al termine di una delle stagioni più difficili per la città di Pagani.
 
“Questo successo - ha commentato il patron Rafafele Trapani dopo la vittoria - è il frutto del lavoro, dei sacrifici della voglia di emergere. Alla base di tutto c’è il mio essere tifoso della Paganese. Siamo riusciti a rialzarci quando tutto sembrava finito. Grande merito va a tutti i dirigenti, soci e calciatori. Son contento di poter far parte di questa vittoria”.
Una promozione che per il patron è soltanto un punto di partenza. “Sogno di portare in B questa società. Vogliamo regalare qualcosa di importante alla città e speriamo di riuscirci, ma abbiamo bisogno della mano di tutti. Dedico questa gioia a tutti i miei concittadini che hanno vissuto un anno durissimo”.
Attendendo con fiducia l’evolversi dell’inchiesta ‘Linea d’ombra’, dunque, Trapani porta avanti con la passione che nessuno ha mai potuto negare quell’avventura calcistica che ieri a Chieti gli ha regalato una gioia commovente. In grado di restituirgli un sorriso proprio nell’anno più difficile.

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